Più di 2.500 cacciatori all'iniziativa alla Fiera di Vicenza da Acv Confavi (Associazione Cacciatori Veneti), Enalcaccia Veneto, Associazione per la difesa e la promozione della Cultura Rurale e Fondazione per la Cultura Rurale-Onlus contro la nuova proposta di Piano Faunistico Venatorio Regionale adottato dalla Giunta regionale del Veneto su proposta dell'assessore leghista Daniele Stival.
"Non è bastata la capiente sala Palladio della Fiera di Vicenza - riferisce un comunicato di Acv - a contenere tutte le persone accorse per dare sostegno agli organizzatori di questa bella e partecipatissima manifestazione. Vista la massiccia affluenza di pubblico, gli organizzatori hanno dovuto chiedere all'Ente Fiera di mettere a disposizione altre due sale attigue con altrettanti maxischermi per permettere di seguire l'evento a tutti coloro che non erano riusciti ad entrare nella sala principale".
Ecco il resoconto della serata riportato dagli organizzatori. "Dopo l'introduzione all'incontro da parte della Presidente dell'Associazione Cacciatori Veneti-Confavi Maria Cristina Caretta e del Presidente dell'Associazione Enalcaccia P.T. Tarcisio De Franceschi, che hanno spiegato le motivazioni che li hanno spinti ad organizzare l'evento di Vicenza, è intervenuto l'on. Sergio Berlato in qualità di Presidente nazionale della Fondazione per la Cultura Rurale-Onlus. L'on. Sergio Berlato, avvalendosi dei maxi schermi della sala Palladio e delle sale adiacenti, ha proiettato il testo della proposta di nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale, evidenziandone alcuni dei principali contenuti che, se approvati in legge dal Consiglio regionale, comporterebbero la decimazione dei rimanenti cacciatori del Veneto. Nel ricordare che in questa singolare proposta di nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale presentato dalla Giunta regionale del Veneto, è previsto, tra le tante nefandezze, l’aumento della quota associativa a carico dei cacciatori, fino a sei volte l’attuale, per pagare i danni provocati dalla fauna selvatica; la drastica riduzione del territorio cacciabile; l’innalzamento degli indici di densità venatoria con la conseguente espulsione di un numero notevole di cacciatori dagli attuali ATC e Comprensori alpini; l’esautorazione dei cacciatori dal diritto di partecipare all’assemblea dei soci degli ATC; l’applicazione di nuove, ulteriori ed inaccettabili restrizioni all’esercizio dell'attività venatoria, l'on. Sergio Berlato non ha esitato a definire la proposta di Nuovo Piano Faunistico Venatorio come immonda ed irricevibile, invitando la Giunta regionale a ritirarla ed a spendere meglio i 183.000 euro sottratti ai cacciatori del Veneto per pagare alcuni consulenti di fiducia dell'assessore Stival che hanno predisposto una proposta che, oltre a non piacere a nessun cacciatore, corre il rischio di compromettere la corretta gestione del patrimonio faunistico in Veneto". Berlato ha chiesto che la Regione ritiri la proposta di PFVR.
Il vice presidente nazionale di Enalcaccia, prof. Pietro Saldan, ha invece tenuto una articolata relazione su come molti comitati direttivi degli ATC e Comprensori Alpini usano "in modo non sempre trasparente i soldi versati dai cacciatori".
Durante l'incontro è stato anche chiesto che la Regione del Veneto applichi correttamente il regime di deroga esplicitamente previsto dalla Direttiva 2009/147/CE, cosi come ribadito dall'art. 26 della Comunitaria 2013 recentemente approvata dal Parlamento italiano. E' stato chiesto altresì che si proceda celermente alla semplificazione delle normative in materia di appostamenti ad uso venatorio, dal momento che la Regione, nonostante l'approvazione di ben tre leggi regionali e tre delibere di Giunta, non è ancora riuscita a trovare adeguata soluzione a questo fastidiosissimo ed onerosissimo problema.
"I rappresentanti delle forze politiche presenti - conclude il comunicato - , sia di maggioranza che di opposizione, hanno dichiarato pubblicamente di essersi convinti della bontà delle richieste avanzate dagli organizzatori della manifestazione, condividendo e facendo proprie le preoccupazioni espresse dai numerosissimi cacciatori presenti e dai loro rappresentanti. Per questo motivo hanno assicurando il loro impegno per impedire l'approvazione della proposta della Giunta regionale di nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale, per restituire ai cacciatori il diritto di cacciare in deroga nel rispetto delle Direttive comunitarie e nazionali e per trovare definitiva soluzione al problema degli appostamenti ad uso venatorio".
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