“Fa piacere sapere e vedere che tanti cacciatori si interessano e sono partecipi a tutte le manifestazioni che trattano gli argomenti inerenti la loro passione venatoria. Quello che dispiace è sentire alcuni dirigenti venatori e qualche politico raccontare mezze verità e mezze bugie dette con lo scopo di distorcere la realtà”. Con queste parole l'assessore regionale alla caccia Daniele Stival, interviene sulle polemiche di questi giorni sul Piano Venatorio Regionale.
“Fortunatamente – prosegue Stival -il popolo dei cacciatori, se correttamente informato, sa da solo tirare le sue conclusioni. Comprendo che nell’avvicinarsi delle elezioni europee, in mancanza di risultati a favore della caccia, per qualcuno ci sia il bisogno di distrarre l'attenzione del popolo delle doppiette o in mancanza di proposte concrete e non cassabili sull'argomento deroghe non ci sia stata nessuna proposta scritta”.
“Si vuole però offendere l'intelligenza dei cacciatori – aggiunge l’assessore - pensando che basti manipolare le informazioni per attaccare il nuovo piano faunistico venatorio, come ad esempio con le quote associative, perché se è vero che oggi gli ambiti di caccia possono aumentare la quota associativa fino a tre volte, ed i comprensori alpini fino a sei volte, è anche vero che la nuova proposta uniforma entrambe le realtà con la possibilità, non l'obbligo, di aumentare di sei volte. Possibilità sulla quale decide ora e deciderà domani l'Ambito attraverso il suo Cda, il cui presidente è un cacciatore come la sua Assemblea dei soci e' composta da cacciatori".
“Qualcuno pensa che siano degli irresponsabili? – conclude Stival - Vogliamo lasciare i cacciatori decidere del loro territorio in piena autonomia? Io sono convinto di si!”