La proroga della caccia a febbraio, non certo una novità per Lazio e Abruzzo, è stata subito attaccata dal Wwf. “Non riusciamo a comprendere le motivazioni del decreto di proroga al 10 febbraio della chiusura della stagione venatoria nel Lazio a firma del Presidente Zingaretti”, dichiara in Lazio il presidente regionale Wwf Vanessa Ranieri.
“L’allungamento della stagione di caccia è dannoso per la tutela della fauna selvatica tutta, non solo per l’abbattimento della specie consentita” tuona anche Luciano Di Tizio, presidente del Wwf Abruzzo.
Eppure le due regioni, applicando correttamente la legge 157/92 che concede alle Regioni di allungare il prelievo venatorio solo di alcune specie in ottima salute e con le opportune limitazioni (appostamento e limite al carniere), hanno concesso la proroga della caccia per colombaccio e corvidi perfino rispettando il parere Ispra, che per le specie in oggetto non ha nulla da obbiettare.
E allora cosa avranno da ridire gli ambientalisti del Wwf? Stando alle dichiarazioni rilasciate alla stampa, pare che si conti più che altro su una generale disinformazione, paventando danni alle altre specie e stragi incontrollate. Wwf chiede l’annullamento immediato, "senza se e senza ma, del decreto di proroga". Ma il 10 febbraio è ormai vicino e quindi almeno questa volta le Regioni l'hanno avuta vinta.