Niente caccia per almeno due anni in Albania. E' l'effetto di una moratoria governativa, decisa per permettere la ripresa di alcune specie in drastico calo (dovuto, pare, ad una intensa attività di bracconaggio. "Siamo obbligati ad adottare delle misure severe al fine di proteggere le specie selvatiche minacciate di scomparire a causa della caccia di frodo", ha spiegato il ministro albanese dell'Ambiente, Lefter Koka.
Le pene contro chi viola la moratoria, soprattutto multe salate, saranno applicate da metà febbraio, data in cui entrerà in vigore la normativa. Secondo un rapporto del ministero dell'Ambiente albanese, il numero di volpi, conigli e quaglie selvatiche è diminuito del 30-50%, mentre l'orso bruno, il fagiano e l'aquila sono completamente scomparsi dal paese.
Secondo Astrit Beko, responsabile di un'associazione di cacciatori albanesi, all'origine di questa situazione c'è l'incapacità delle autorità di mettere sotto controllo il bracconaggio e il commercio illegale di animali selvatici sono all'origine dell'intollerabile massacro. Il divieto di caccia vale ora per tutti, stranieri compresi. Della serie la toppa è peggio del buco. Mettere al bando la caccia a causa del bracconaggio non ci sembra cosa molto coerente. Chi delinque abitualmente non è certo fermato dalle leggi.
(fonte La Stampa)