Per la prima volta, tre associazioni venatorie Fidc, Arci Caccia, Anuu si presentano insieme una fiera di settore. Questo traguardo di unità, palesato all'Hunting Show di Vicenza, in uno stand unico per tutte e tre le consorelle, è stato commentato da una nota dal dell'Arci Caccia. “Un’iniziale difficoltà di trovare un equilibrio di comunicazione - si legge - che è stata superata parlando di quante, in concreto, erano le cose in comune tra le coprotagoniste dello stand, ad iniziare dalle polizze assicurative 2014 e al loro costo ai soci, a quante problematiche, di contro, saranno oggetto di trasparente confronto per differenze di approccio che è giusto rappresentare se si vuole portare il mondo venatorio ad essere quella “casa di vetro” che può isolare l’animalismo “pernicioso” che si caratterizza in Italia per un coacervo indistinto di manipolazioni, falsità e comportamenti facinorosi sempre “più isolati” e minoritari. Così è stato per la vergognosa manifestazione solitaria, tenutasi fuori dalla Fiera di Vicenza, all’insegna di offese e maleducazione”.
“Abbiamo realizzato un forte convincimento collegiale - sottolinea l'Arci Caccia - a proseguire nel lavoro di consolidamento dal rapporto unitario che ha una sola via da percorrere per essere praticabile e coinvolgere il sistema delle Associazioni venatorie nazionali riconosciute: l’unità” sintesi del pluralismo delle idee e della presenza di uomini e donne impegnati nelle loro associazioni, con la loro identità, la loro storia".
Un tentativo era già stato fatto, ma fallì. "Negli anni sessanta, l’associazione unica riconosciuta dalla legge - spiega l'associazione -- è stata superata perché anticostituzionale e causa di un approccio corporativo nostalgico che ancora oggi è alla base di alcune demagogiche proposte che circolano nel mondo venatorio e che concorrono alla ghettizzazione della caccia. Federare le Associazioni venatorie nazionali riconosciute in una struttura ove queste si riconoscano liberamente per confrontarsi e trovare una sintesi, non si tratta di rincorrere nostalgiche fusioni indistinte, già rifiutate dalle Associazioni venatorie, ma di affermare il pluralismo, la democrazia e la rappresentanza unitaria. Questo è novità e qualità.
L’ARCI Caccia del Veneto d’intesa con l’ARCI Caccia delle Regioni del Nord, in sintonia con il Congresso nazionale, - conclude la nota - promuoverà e spenderà fin da ora “il patrimonio” di contenuti e di proposte nelle attività dei propri circoli, dei dirigenti territoriali perché queste idee siano forza del Tesseramento ARCI Caccia 2014. Rafforzare “l’unità” e consolidare l’Associazione di oggi e del futuro".
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