Il vice presidente nazionale di Amici di Scolopax Onlus, Francesco Petrella, prende le distanze dalle recenti posizioni delle altre due associazioni settoriali, il Club della Beccaccia e Beccacciai d'Italia. “Siamo fortemente contrari alla specializzazione, ovvero alla caccia riservata solo a pochi eletti che hanno frequentato appositi corsi. Questo a nostro giudizio comporterebbe solo un’emarginazione del beccacciaio, considerato un cacciatore snob e in qualche modo privilegiato. La nostra idea è quella di un beccacciaio consapevole di forte levatura morale, ma inserito nel contesto del panorama venatorio italiano”.
Corsi gratuiti per i cacciatori. “E’ vero - continua Petrella - che noi Amici di Scolopax abbiamo tenuto dei corsi per cacciatori di beccacce, ma, primo, sono stati e saranno sempre gratis, secondo, sono serviti a formare dei monitoratori che possono così effettuare i censimenti durante il mese di febbraio. Ci opponiamo così ad ogni forma di speculazione che coinvolga la beccaccia. Il nostro non è nemmeno populismo volto a far tessere. Infatti durante i nostri corsi non è mai stata fatta una tessera e tutti coloro che hanno ritenuto diventare soci lo hanno fatto successivamente di loro spontanea volontà. Non facciamo proselitismo: chi diventa socio deve crederci oppure ne facciamo volentieri a meno”.
Amici di Scolopax è contraria anche alla chiusura al 31 dicembre, soprattutto ora che la stessa Commissione europea ha accertato che la beccaccia non è più specie a rischio. "Auspichiamo l’uniformità dei calendari venatori in tutta Italia - dice Petrella - , ma con chiusura della beccaccia al 31 gennaio". Tutto ciò, chiude Petrella, "convinti che solo attraverso la ricerca scientifica e l’impegno costante dei cacciatori (tutti) riusciremo a demolire le bugie di quelli che per interesse, demagogia ed anacronistica fede anticaccia vorrebbero chiuderci in un recinto come i pellerossa di due secoli orsono".