Ci sarà anche il mondo della caccia a discutere delle problematiche relative alle
malattie della fauna selvatica e sui monitoraggi sanitari attivati in Italia. Nell'ultimo decennio - si legge nella presentazione dell'evento - si è assistito ad un
continuo ed esponenziale aumento delle popolazioni di animali selvatici, sia per consistenza numerica sia per distribuzione geografica, raggiungendo livelli tali da rappresentare un'entità non più trascurabile e diventare potenziali fattori di rischio sanitario per gli animali domestici e per l'uomo.
“Non esiste linea di demarcazione tra la medicina animale e quella umana, l’obiettivo è differente, ma l’esperienza ottenuta costituisce la base di tutta la medicina” Rudolf Virchow (1821-1902). Questa concezione che vede come attori protagonisti le popolazioni animali, l’uomo ed ambiente, compresi i vettori, comporta sempre nuove sfide non solo per i gestori della fauna, ma anche per il mondo veterinario.
Il convegno si terrà sabato 22 marzo presso la
Fiera di Brescia (via Caprera 5, Brescia). Interverranno Ettore Zanon, Ezio Ferroglio (Università degli Studi di Torino), Vittorio Guberti (Ispra), Michele Dottori (Izler), Gaetana Ferri (Direttore Generale sanità animale e del farmaco veterinario), Riccardo Orusa del Centro di Referenza NAzionale per le malattie degli animali selvatici, Marco Farioli (Regione Lombardia U.O. Veterinaria), Enrico Merli (Provincia di Piacenza); Emanuela Gioia (Tecnico Faunista).
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