I rappresentanti dei cacciatori, attraverso il Cupav di Bergamo, sono stati ricevuti in Regione (dalle commissioni VIII e III) mercoledì 5 marzo per parlare di una questione ancora irrisolta: quella del danneggiamento delle zampe dei richiami vivi a causa degli anellini metallici che le nuove disposizioni regionali hanno introdotto lo scorso anno.
Sul provvedimento che diede il via all'istituzione della banca dati sui richiami vivi ci fu l'ok dell'spra. Questo perchè il principio seguito, dicono le associazioni aderenti al Cupav, è stato soltanto quello dell'inamovibilità degli anelli e della indelebilità del numero seriale. Quindi Ispra non dice nulla sui possibili danni per gli uccelli, poi certificati dalle ricerche del Cupav, che aveva proposto fin dall'inizio fascette di plastica con incisione indelebile, innocue e altrettanto sicure.
A sostegno della loro tesi, oltre alla perizia già presentata a novembre 2013 del dott. Crosta, i cacciatori, questa volta portano anche la perizia dell'Asl di Brescia eseguita su tre soggetti deceduti a seguito delle lesioni alle falangi e quella sugli stessi casi eseguita dall'Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell'Emilia Romagna.
Gli anelli metallici sono usati anche dalla FOI è l'obiezione degli scorsi mesi dell'assessore regionale Gianni Fava. Che siano di metallo come quelli della FOI è indubbio, rispondono i cacciatori, ma ci sono delle differenze: dimensioni eccessive e sproporzionate, presenza di irregolarità, spigoli e sbavature taglienti, chiusura problematica e non ripetibile. Gli anelli insomma sembrerebbero difettosi nonostante i costi più alti sia rispetto agli anelli Foi che alle fascette di plastica, dieci centesimi in più ad anellino (che moltiplicato per 200 mila uccelli da richiamo diventa un costo non proprio ignorabile).
A parlare a nome delle associazioni venatorie bergamasche è stato il Presidente Provinciale Acl, Fortunato Busana. “A nulla sono servite le richieste fatte nel tempo dalle Associazioni Venatorie, ma anche dalle Provincie di Bergamo e Brescia volte a migliorare l’intero sistema” ha detto, auspicando che fosse quella l'occasione buona per risolvere la situazione. “Ci troviamo di fronte ad un bivio con due percorsi e conseguenze diverse – ha sottolineato Busana - . Poiché siamo fermamente convinti che gli anellini scelti siano inidonei, obsoleti e costosi, ma soprattutto dannosi alla salute ed al benessere animale, nonché siano di ostacolo alla copula ed alla stabulazione dei soggetti interessati, ne chiediamo l’integrale sostituzione con altri più idonei e meno invasivi”. L'alternativa, che i cacciatori vorrebbero evitare, è quella di presentare una denuncia esposto nei confronti dell’Assessore Gianni Fava e del Dirigente Anna Bonomo.
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Nelle due foto da sinistra a destra:
1. Anelli in teflon attualmente usati a Vicenza con numero di serie inciso laser di 5 cifre alfanumeriche
2 Anelli metallici a Bugna usati dal 93 al 95 a Padova e dismessi
3. Anelli metallici a Bugna scelti da RL identici a quelli obsoleti di Padova (vedi sopra)
4. Anello metallico della FOI
Tutti e quattro sono per Tordi Bottacci
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