José Bové è uno dei due candidati capolista scelto dai Verdi Europei alle prossime elezioni europee. La confederazione, che comprende anche il neonato Green Italia (nato da una costola dei Verdi), guidato da Monica Frassoni e Fabio Granata, lo ha scelto insieme alla tedesca Ska Keller per rappresentare tutti i movimenti ecologisti europei. Uno dei due diventerà quindi Presidente della Commissione europea per il partito dei Verdi.
A scegliere i due non sono stati i vari partiti, ma gli elettori stessi, tramite una consultazione on line durata 79 giorni che ha coinvolto 37 mila persone in tutta Europa. Bovè ha raggiunto 11.726 preferenze, Keller 11.791 voti, mentre l’italiana e co-presidente dei Verdi Europei, Monica Frassoni, si è dovuta accontentare solo di un quarto posto, con 5.851 preferenze.
A ulteriore dimostrazione di come i Verdi europei siano in realtà molto meno animalisti (e più ambientalisti) di quanto avvenga in Italia, troviamo una sconvolgente dichiarazione di non molto tempo fa di Bové sul sito francese Marianne, quando, nel 2012 a proposito dei danni causati dal lupo, dai banchi del Parlamento Europeo, dove ricopriva il ruolo di vicepresidente della Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, dichiarava: "per me, le cose sul lupo sono chiare. Se un lupo attacca un gregge, la cosa migliore da fare è quella di prendere il fucile e sparare. La minaccia del lupo è qualcosa che non fa dormire la gente”. “Quello che succede nelle Alpi è qualcosa di assolutamente insostenibile per gli allevatori, non credo che in nome della biodiversità si possa accettare questa situazione”. Infine Bovè sembra quasi incitasse a farsi giustizia da sé: “una volta – racconta in quell'occasione - c'era un lupo sul Larzac. E' andata bene: trovammo lo scheletro sulle Clapas. Nessuno ha mai saputo perchè era morto. Ma va bene così!..." .
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