Riceviamo e Pubblichiamo
Dopo le vicende che hanno coinvolto gli ex Presidenti degli ATC Perugia 1 e Perugia 2 in merito alle sostanziose indennità di fine mandato percepite (restituita dal solo ex Presidente di Perugia 1) e che hanno riempito le pagine dei quotidiani locali e dei portali venatori nazionali, ora è la volta del rinnovato (?) Comitato di Gestione dell’ATC 3 che, per decisione del neo Presidente nega alla nostra Associazione informazioni sull’eventuale pagamento all’ex Presidente del Comitato Ternano Orvietano della contestata indennità… ripetiamo e sottolineiamo al condizionale eventuale, per non essere chiamati noi in giudizio.
In data 11 febbraio u.s. la Libera Caccia, tramite il Presidente Provinciale di Terni, ha consegnato (Prot. n° 100 e 101) al Presidente dell’ATC 3 Ternano Orvietano e al Collegio dei Revisori dei conti una richiesta formale e garbata per sapere, come previsto e sancito dalla Legge sulla Trasparenza e da quella sull’Accesso agli Atti, se l’ex Presidente aveva usufruito di eventuale indennità di fine mandato (peraltro dichiarata illegittima dagli Uffici preposti della Regione Umbria), oltre a legittime e dovute informazioni sulla situazione patrimoniale 1 gennaio-31 dicembre 2013 dello stesso ATC, informazioni richieste e avute senza alcun problema dai neo Presidenti degli ATC Perugia 1 e Perugia 2.
In data 10 marzo c.a. il Presidente dell’ATC 3 ci risponde (testualmente) che “non può dare esito alla richiesta in quanto l’ATC non è un Ente Pubblico e pertanto non è soggetto alla Legge 241/90 sull’Accesso agli Atti” e che “qualora anche vi fosse soggetto, non potrebbero esservi date informazioni circa l’eventuale atto di cui chiedete conferma dell’esistenza, in quanto atto concernente la sfera privata di un soggetto e pertanto soggetto alla Privacy”.
Il Presidente forse dimentica che la Libera Caccia, oltre a far parte del Comitato di Gestione del suo ATC, non ha chiesto informazioni sulle tendenza politiche o sessuali dell’ex Presidente, sulla sua famiglia, sui suoi hobby, sui suoi spostamenti e quant’altro coperto giustamente dalla privacy, ma su Atti Amministrativi e su movimenti Finanziari coperti economicamente da fondi privati e PUBBLICI e pertanto sottoposti alle norme previste dalla Legge sulla Trasparenza.
La risposta del neo Presidente dell’ATC 3 si chiude con un monito alla nostra Associazione nel significarci (sempre testualmente) “che allegati alla Vostra richiesta avete prodotto documenti degli ATC n° 3 e n° 1, pertanto coperti da privacy e che a tale riguardo ci riserviamo ogni azione a nostra tutela”.
L’azione a tutela della Libera Caccia e a tutela degli interessi dei cacciatori la faremo prima NOI, è un dovere e una promessa, caro Presidente…e ci denunci anche per aver divulgato la sua risposta che poteva risparmiarsi.
Non si dimentichi che Lei, di nomina privata ma ratificata con un Atto di una pubblica Amministrazione, presiede un Ente Privato, ma sottoposto a controllo Pubblico…sembra un gioco di parole ma si informi!!!
Ufficio Stampa ANLC Umbria