Il nuovo piano faunistico venatorio della Provincia di Genova è stato approvato dal commissario Piero Fossati con i poteri del Consiglio Provinciale, redatto sulla base dei criteri dell’Ispra e degli indirizzi faunistico venatori della Regione Liguria.
La legge stabilisce che alla protezione della fauna selvatica sia destinata una percentuale del del “territorio agro-silvo-pastorale” fra il 20 e il 30 per cento e la quota delle zone con divieto di caccia nel piano faunistico venatorio della Provincia di Genova raggiunge il 28,94% mentre quelle restanti, oltre il 71%, costituiscono il territorio dei due ambiti di caccia (Atc). E' inoltre prevista la creazione di un'oasi faunistica a Punta Manara e di una zona di ripopolamento a Roccagrande.
"Il piano dura cinque anni e dunque traguarda il 2019" - dice Fossati - ovviamente non si tratta di un piano statico e immodificabile, anche se le linee guida restano quelle." Ogni anno il piano sarà sottoposto a monitoraggi, utilizzando diversi indicatori.
Le oasi e le zone di ripopolamento e cattura sono vientate alla caccia, questo va incontro alle richieste delle associazioni animaliste e ambientaliste. Su questo Fossati ha commentato "le nuove zone di protezione sono dedicate in particolare all'avifauna di ambiente mediterraneo e sono le uniche esisteti oltre al promontorio di Portofino in tutta la Provincia".
Il piano faunistico venatorio è stato anche sottoposto a valutazione ambientale strategica (Vas) della Regione, con giudizio positivo finale. Nella procedura di Vas sono stati coinvolti i soggetti competenti in materia ambientale (Arpal, Soprintendenza, uffici della Regione, Parchi, Province e Regioni limitrofe) e raccolti pareri e osservazioni pubbliche.