Riceviamo e Pubblichiamo “Con l’insediamento del comitato di gestione dell’Ambito territoriale di caccia di Perugia 1, caratterizzato, nostro malgrado, da vicende di cronaca legate all’ex presidente, è iniziata un’intensa attività per rilanciare il territorio di competenza, ormai incapace di rispondere alle esigenze sia del mondo venatorio che di quello agricolo e ambientalista”.
Così si è espresso dopo il rinnovo delle cariche, presidente del nuovo comitato, l’agronomo Igor Cruciani. “Priorità condivisa da tutti i componenti – ha aggiunto Cruciani – è il potenziamento dell’attività informativa, imperniata su confronto e trasparenza, con lo scopo di rendere partecipi, non solo i dirigenti, ma anche e soprattutto i cacciatori del territorio. L’obiettivo è rendere l’Atc Perugia 1 esempio virtuoso di gestione dell’attività venatoria, puntando su qualità e razionalità nell’uso delle risorse”. Il comitato ha approvato il nuovo statuto “rendendolo rispondente – ha commentato Cruciani – alle mutate esigenze del mondo esterno”. Tra le novità, l’obbligo della trasparenza e l’attivazione di cinque commissioni permanenti: agricoltura, cervidi e bovidi, zona ripopolamento e cattura (Zrc) e selvaggina, habitat naturali e sviluppo della cultura ambientale e gestione specie cinghiale. I coordinatori delle commissioni sono invitati permanenti ai lavori dell’ufficio di presidenza, costituito, oltre che dal presidente, rappresentante di Confagricoltura Umbria, da esponenti delle associazioni venatorie: Carlo Pippi per Federcaccia, Giampaolo Zandrini per Arcicaccia e Mario Rubeca per Enalcaccia.
Il comitato ha quindi dettato le nuove linee programmatiche. “Per la selvaggina stanziale – ha spiegato Cruciani – punteremo al ripopolamento del territorio a caccia programmata utilizzando solo animali di cattura provenienti dalle nostre Zrc, condizione essenziale per ristabilire la presenza della selvaggina autoctona. Al contrario, i ripopolamenti del recente passato sono stati effettuati principalmente con animali acquistati da allevatori e importatori, azione anacronistica e infruttuosa i cui sterili risultati sono sotto gli occhi di tutti”.
“In questi primi mesi di lavoro – ha aggiunto Cruciani – abbiamo completato il piano di ripopolamento della specie lepre, liquidato i contributi previsti dal bando per interventi in agricoltura, approvato nuovi distretti per la caccia di selezione, risarcito il 100 per cento dei danni da fauna selvatica del 2013 e avviato i censimenti dei corvidi. Nei prossimi giorni, sarà inoltre completato il piano di ripopolamento della specie fagiano, starna e pernice”.
“Intenzione del comitato – ha aggiunto Cruciani –, anche alla luce del recente comunicato stampa dell’assessore alla caccia della Regione Umbria, Fernanda Cecchini, in merito al ‘congelamento’ della riforma degli Atc, è quella di promuovere incontri sul territorio per far conoscere le nostre nuove iniziative e rendere partecipi i cacciatori”.
“In merito ai fatti relativi all’indennità di fine mandato, erogata in favore del passato vertice dell’Atc – ha concluso Cruciani –, recentemente oggetto di espressa interrogazione in giunta regionale e di numerosi articoli apparsi sulla stampa locale, ribadendo la volontà di improntare le attività dell’Atc alla più stretta legalità, si comunica che si è dato definitivamente corso alla deliberazione del Comitato, assunta nella seduta del 10 gennaio 2014, trasmettendo gli atti all’autorità giudiziaria competente al fine di fare al più presto chiarezza e di tutelare nel contempo l’immagine dell’Atc”.
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