Il 12 marzo 2014 è stato pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione il nuovo Piano Faunistico-Venatorio “quinquennale” della Provincia di Genova. Diversi giornali hanno dato notizia, tratta da una nota di Lipu, Wwf e Lac, della possibilità per i proprietari terrieri di impedire l'esercizio della caccia sui loro fondi, senza dover recintare il proprio terreno, attraverso l'invio di una propria dichiarazione entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del Piano.
Non è proprio così, l'informazione è un tantino fuorviante, visto che la legge a cui si appellano gli animalisti, concede sì la possibilità per i proprietari e i conduttori di fondi di fare opportuna richiesta, ma non ritiene la stessa richiesta motivo sufficiente per il divieto. La volontà del proprietario dovrà essere successivamente valutata dalla Provincia, che potrà mantenere la zona all'interno del territorio di caccia.
Che i conduttori dei terreni non siano obbligati a recintare il fondo poi, è tutto da dimostrare. La legge 157/92 prevede delle eccezioni in casi specificatamente individuati con norme regionali soprattutto quando l'attività venatoria sia in contrasto con l'esigenza di salvaguardia di colture agricole specializzate. Una disciplina questa che tutti conoscono da anni, tanto che è oggetto anche di diversi interventi di revisione normativa presentati in Parlamento da esponenti animalisti.
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