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News CacciaBigHunter Giovani, Danilo Micali: “la caccia, se la conosci la rispetti” martedì 25 marzo 2014 | | Danilo Micali ha un vero talento per il racconto venatorio: la sua penna sa cogliere le emozioni che si vivono a cospetto del selvatico, nei momenti più intimi e puri. Il suo primo intervento su questo portale, l'editoriale "Questa è la caccia!", come ci aspettavamo, a due giorni dalla pubblicazione è già un successo. Danilo riporta a galla i primi ricordi a caccia vissuti da bambino e l'emozione è subito virale: c'è chi commenta con le lacrime agli occhi e chi si stupisce che un così giovane cacciatore abbia interiorizzato così bene un sentimento universale tra i cacciatori. Arrivano anche i complimenti del papà, che orgoglioso ed emozionato scrive: "sei diventato un vero cacciatore e un UOMO".
Anche noi siamo orgogliosi di presentarvi questa nuova leva della caccia italiana (a cui abbiamo proposto una nuova rubrica, che vedrete presto su queste pagine): Danilo ha 29 anni e vive ad Arcore, ma è siciliano d'origine. Si è trasferito per amore della sua Ilaria, la fidanzata con cui sta da 13 anni. Lavora nel settore finanziario come analista funzionale, per hobby invece si dedica alla lettura e al tiro a volo, ovviamente quando non è a caccia.
La sua è una passione viscerale “per quanto mi riguarda – dice - andare a caccia equivale a vivere”. “Se la conosci la rispetti, se la ami forse qualche volta ti fa soffrire, ma sa sempre ricompensarti”. Viene da una famiglia di cacciatori ma la sua è stata una scelta pienamente autonoma: “alla fine ci sono arrivato col cuore!” dice. Ama in particolare la caccia alla piccola migratoria, ai tordi ed alle allodole, ma la caccia la adora in tutte le sue forme.
Come a tutti i nostri giovani amici gli chiediamo se sarebbe disposto a lavorare per il bene della caccia italiana. Ci risponde in maniera dettagliata parlandoci di quello che è un po' il suo sogno: insegnare la cultura venatoria ai ragazzi. “Mi piacerebbe poter avere l’opportunità di spiegare principalmente ai bambini che il cacciatore non è l’orco cattivo – dice - ma è un amico della natura, una persona da cui trarre insegnamento e consapevolezza”.
Per esempio facendo presente, ci spiega Danilo, che ci sono tante situazioni in cui la caccia è un aiuto concreto per l'ambiente. Dove le specie sono in declino, cosa che in pochissimi oltre ai cacciatori sanno, la caccia è limitatissima o addirittura vietata, dove invece ci sono situazioni di squilibrio faunistico, con specie in aumento o dannose per l'agricoltura, la caccia è l'unico strumento per intervenire. L'intervento del cacciatore regolato e autorizzato non è mai un elemento negativo. Lo sono altri fattori, di ben più grosse dimensioni e ben poco regolarizzati finora. Uno su tutti, dice Danilo, è l'urbanizzazione massiccia che ha riguardato tutte le regioni italiane, con pochissime eccezioni e che ha portato la piccola selvaggina in sofferenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA | Leggi tutte le news | |
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