Come sappiamo, il Governo Renzi sta portando avanti il proprio progetto di revisione del Titolo V della Costituzione che prevede l'abolizione delle Province ed il superamento dell'attuale frammentazione delle competenze Stato -Regioni. Il che, secondo le intenzioni, dovrebbe anche servire a risolvere, una volta per tutte, i tanti e lunghi contenziosi giudiziali, che hanno riguardato in maniera massiccia anche le leggi sulla caccia. Anche se è ancora presto per capire le vere conseguenze di tali modifiche, sappiamo che l'intenzione è quella di superare la rigida ripartizione legislativa per materie in favore di una più moderna e flessibile ripartizione anche per funzioni ispirata ad un “regionalismo cooperativo”.
Questa nuova impostazione prevede tra l'altro: l’eliminazione delle competenze legislative “concorrenti” e la conseguente ridefinizione delle competenze “esclusive” dello Stato e di quelle “residuali” delle Regioni; l’introduzione di una “clausola di supremazia”, in base alla quale la legge statale, su proposta del Governo, può intervenire su materie o funzioni che non sono di competenza legislativa esclusiva dello Stato, se lo richiede la tutela dell’unità giuridica o economica della Repubblica o lo rende necessario la realizzazione di programmi o di riforme economicosociali di interesse nazionale; l’introduzione della possibilità per lo Stato di delegare, anche temporaneamente, alle Regioni la funzione legislativa nelle materie di propria competenza esclusiva, salvo alcune eccezioni; il riordino dei criteri di riparto della potestà regolamentare.
L'ambiente, così come la sicurezza alimentare e le norme sul procedimento amministrativo, nonché la protezione dei beni culturali e paesaggistici, verrà incluso nell'elenco delle materie e delle funzioni di competenza statale “esclusiva”.
Aspettiamo a vedere cosa uscirà dal Senato e poi proveremo a commentare. Al momento, l'auspicio è che tutto ciò renda più accettabile il rapporto fra cittadini e amministrazione pubblica, eliminando i non più sopportabili rimpalli di competenze, che fanno un sacco di danni. Ai cittadini, tutti. Per i cacciatori, poi, non ne parliamo. Qualsiasi semplificazione e modernizzazione della macchina dello stato è benvenuta.
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