E' Paolo Viezzi, presidente regionale di Federcaccia, a rispondere alle accuse nei confronti della Regione Friuli Venezia Giulia. Non è vero che manca una pianificazione venatoria in Friuli, secondo il rappresentante Fidc, che fa notare come le Arcicaccia e Circolo friulano (queste le associazioni che hanno sollevato la questione e firmato un documento comune con gli ambientalisti) rappresentino "poche centinaia di cacciatori", mentre Federcaccia il 65% dei 10 mila cacciatori regionali. Viezzi ricorda che "la proposta suggerita da Federcaccia è quella di formalizzare i correttivi più urgenti e quelli sulle parti strategiche del piano adottato, approvarlo e inviare i lavori di miglioramento a provvedimenti di giunta successivi".
Viezzi sottolinea anche che negli ultimi 14 anni, nell'assenza del Piano Faunistico, le diverse giunte non sono state del tutto inerti come lasciato intendere, ma hanno approvato gli atti d'indirizzo e gestione faunistica che hano consentito sia la tutela della fauna e dell'ambietne che garantito l'esercizio venatorio. Del tutto prive di ragiono sono quindi le preoccupazioni di chiusura della caccia.
(fonte Messaggero Veneto)