Il 21 marzo scorso, l'Associazione Cacciatori Tedeschi (DJV) ha organizzato a Berlino un simposio sul lupo, invitando i funzionari di governo, scienziati, politici, accanto a organizzazioni per la protezione della natura e dei cacciatori. Il Segretario Generale della FACE, Filippo Segato è stato invitato a offrire il punto di vista europeo con un intervento sul tema "Grandi Carnivori e la caccia dalla prospettiva europea".
L'obiettivo del simposio è stato quello di contribuire ad una discussione obiettiva e di promuovere l'accettazione di tutte le posizioni volte a trovare soluzioni valide per la convivenza tra uomo e lupo. L'Associazione dei Cacciatori tedeschi ha presentato un documento in cui esorta il governo ad attuare un piano di gestione a livello nazionale sulla base di linee guida internazionali.
Attualmente, ogni Land tedesco adotta il proprio piano di gestione del lupo. Con un previsto aumento della popolazione del 30 per cento l'anno, tuttavia, l'organizzazione tedesca ritiene necessario attivare un coordinamento nazionale, visto che un consistente numero di lupi probabilmente continuerà ad attraversare il confine dalla Polonia.
Due punti fondamentali di discussione emersi dalle presentazioni: la definizione dello stato di conservazione favorevole e la questione della flessibilità nell'interpretazione di rigorosa tutela e l'uso sostenibile nella Direttiva Habitat. La DJV invita i governi federali e statali ad affrontare la gestione del lupo in modo obiettivo e scientifico. Il rappresentante del Ministero dell'Ambiente comunque, come anche in Italia, ha dimostrato un approccio rigido alla possibilità di spostare il lupo dall'allegato IV (protezione rigorosa) all'allegato V (uso sostenibile), della direttiva europea Habitat, pur riconoscendo che il governo aveva bisogno di fornire risposte migliori.
Il contributo dei cacciatori è soprattutto quello del monitoraggio. Un numero crescente di cacciatori in Germania, come altrove, è oggetto di una formazione specifica in modo da poter fornire preziose testimonianze della presenza di questo grande mammifero. La DJV ha anche chiesto un ruolo più ampio del mondo venatorio nei programmi di monitoraggio del lupo e nella valutazione dei dati, al fine di ottenere una migliore accettazione nelle zone rurali.