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Richiami vivi: continua la battaglia del Cupav di Bergamo


martedì 8 aprile 2014
    
Le Associazioni Venatorie aderenti al Cupav di Bergamo (Acl, Anlc, Arci Caccia, Cpa, Enalcaccia e Italcaccia) chiedono a tutti i cacciatori di segnalare tempestivamente alle loro sezioni di riferimento qualsiasi anomalia o danno alla salute ed al benessere animale derivanti dall’applicazione dei nuovi anellini identificativi adottati da Regione Lombardia.

Foto e soggetti malati, morti o danneggiati possono essere consegnati direttamente, oltre che ai presidenti, all’ASL di Bergamo – Distretto Veterinario via Borgo Palazzo 150 (presso l’ex manicomio) tel. 035/385111-035/2270713, alla sede di Bergamo dell’Istituto Zooprofilattico Regionale in via Rovelli 53 tel. 035/299091-035/4236036.  Le Associazioni fanno appello ai loro iscritti e a tutti i cacciatori bergamaschi sull’importanza che tali segnalazioni giungano tempestivamente, via mail [email protected] o attraverso i C.A. e gli ATC.

Sempre in tema di richiami vivi e vigilanza venatoria, il Cupav fa notare che lo scorso 25 marzo 2014 è stata approvata dal Consiglio Regionale della Lombardia una modifica alla legge regionale 26/93 diversa da quanto proposto in un precedente emendamento predisposto dal presidente provinciale della FIDC di Bergamo, per altro condiviso all’unanimità dalle Associazioni Venatorie aderenti al CUPAV di Bergamo nonchè da molte Associazioni Venatorie Bresciane nella versione rivista dall’Assessore Provinciale di Brescia Aurelio Guarneri.

In data 12 marzo 2014 tale emendamento veniva ritirato a seguito di un parere dell’Ufficio Legale di Regione Lombardia che aveva sollevato tratti di incostituzionalità. Nonostante il tempo intercorso tra il parere negativo e l’approvazione in Consiglio Regionale delle modifiche agli articoli 15 e 48 della LR 26/93 fosse più che sufficiente, nessuno ha ritenuto di dover apportare le opportune correzioni.

Di conseguenza alcuni esponenti di Associazioni Venatorie su mandato del CUPAV di Bergamo, che avevano appreso del ritiro dell’emendamento solo il giorno stesso del Consiglio Regionale del 25 marzo scorso, si sono recati in Regione Lombardia al fine di cercare di porvi rimedio attraverso la ripresentazione di un nuovo emendamento alla prima sessione utile. Le nuove modifiche apportate sono tuttora al vaglio degli esperti in materia presenti all’incontro, che peraltro si sono complimentati per il lavoro svolto dal CUPAV di Bergamo.

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