I cacciatori per il geologo Mario Tozzi, ex presidente di un Parco Nazionale (Arcipelago Toscano) e conduttore televisivo sulle reti nazionali, dovrebbero morire, sterminarsi a vicenda. E' esattamente questo che ha detto e ripetuto a Radioradio di Sky, dove è intervenuto in contrasto a Osvaldo Veneziano, Presidente nazionale Arci Caccia.
Rallegrandosi del fatto che ogni anno i cacciatori diminuiscono progressivamente, ha detto: “spero che gli aumentino le tasse, in più si fanno fuori anche da soli, noi ci auspichiamo che si ammazzino il più possibile”. Poi ha rimarcato il concetto: “sono dei poveracci che si estingueranno presto, io spero che lo facciano tra di loro a fucilate”. “Questo è razzismo” ha risposto Veneziano, e Tozzi per la terza volta, “non è razzismo: io spero che si continuino a dare delle fucilate come fanno ogni anno”.
Infine, rivolgendosi direttamente al presidente Arci Caccia dice una frase gravissima, che è sostanzialmente un augurio di morte: “spero che vi sterminate a fucilate, le auguro una palla in fronte”. “Ecco con chi abbiamo a che fare – ha risposto Veneziano – fortuna che non tutti gli ambientalisti sono come il professor Tozzi”. In un altro passaggio Tozzi ha aggiunto “chi pratica la caccia in questo contesto moderno in un paese occidentale, è sostanzialmente un barbaro, una persona inferiore”.
L'intervento, inqualificabile, di Tozzi è stato ripreso dalla trasmissione La Zanzara di Radio 24. Il conduttore Giuseppe Cruciani, con la sua caratteristica irriverenza, ha messo in luce i toni esasperati utilizzati da Tozzi a cui ha risposto con un personale “viva la caccia!”. “La caccia - ha aggiunto - è un'attività storica, bellissima, che esiste da migliaia di anni”, ha detto ricordando le emozioni provate in una cacciata alle anatre da giovanissimo insieme allo zio in Madagascar.
In diretta poi interviene proprio Tozzi, che, accusato di godere quando si sparano tra di loro i cacciatori, minimizza l'accaduto di alcune settimane prima: “mi scuso per aver detto cose esagerate, ma erano determinate dalla concitazione della discussione, anche perchè i signori con cui interloquivo dicevano che erano dei grandissimi appassionati degli animali, tanto appassionati che gli sparavano” ha detto.
La teoria anticaccia di Tozzi è un po' raffazzonata ma tipica dell'animalismo più estremista: "l'uomo non nasce cacciatore, l'uomo è una preda, arriva ad essere cacciatore per cultura". In pratica Tozzi vorrebbe un mondo di umani erbivori, tutti vegetariani come lui. Tutti gli altri, cacciatori che "uccidono per divertimento" ma anche semplicemente amanti della bistecca e del cinghiale, ovvero tutti gli onnivori (che sono la stragrande maggioranza delle persone del Pianeta), sono equiparabili ad assassini. Bell'esempio di equilibrio, complimenti a Tozzi e a chi finora gli ha dato credito come divulgatore scientifico e culturale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il contenuto del dibattito di Radio Radio è stato riassunto da un articolo del Quotidiano del Lazio
Qui invece la trasmissione La Zanzara di giovedì 10 aprile