L'autrice dell
'editoriale di questa settimana, oltre che un'eccellente narratrice, è anche un
tecnico faunistico e una cacciatrice.
Michela Pacassoni, nata a Pesaro, 40 anni, mamma di Filippo, un ragazzo di 14 anni, vive a pochi km da Mondaino, al confine tra Marche ed Emilia Romagna.
L'incontro con la caccia arriva naturalmente, “tutti a casa mia andavano, nonni zii padre in più mio padre ha un tiro a volo dal 1971 e sono cresciuta tra tiratori e cacciatori, oltre che in campagna”.
Caccia cinghiali in braccata, dal '99 pratica anche la
selezione al capriolo ma ama anche la tradizionale caccia al colombaccio, molto diffusa dalle sue parti. Da vera e completa cacciatrice,
adora anche cucinare la selvaggina e inventare nuovi modi per gustarla.
Con la caccia ha a che fare anche professionalmente, grazie ad un lungo percorso di studi ed esperienze che l'hanno portata a lavorare per gli organi di gestione provinciali. Studia alle magistrali, si iscrive a legge, frequenta corsi per guide naturalistiche e, in seguito, diviene ricercatrice all'Università di Urbino.
Come tecnico faunistico inizia all'Atc Pesaro 1, poi continua
all'Ufficio Caccia della Provincia, dove rimane in servizio fino al 2010.
Ha una esperienza diretta nel campo dell'ornitologia, maturata
al centro di inanellamento (a scopo scientifico) gestito dalla Provincia stessa. Lì si è occupata anche di
educazione ambientale, accompagnando le scolaresche in visita. Attività simili ne ha promosse anche successivamente, nel suo ruolo di Assessore Comunale all'Ambiente a Tavullia.
Dal 2010 lavora all'Ufficio Ambiente della Provincia di Pesaro Urbino, dove segue da vicino il progetto comunitario Life Strade in collaborazione con altre Regioni e Province del Centro Italia, alla ricercerca di soluzioni per la prevenzione degli incidenti con la fauna selvatica (istallazione di dissuasori, ecc.), uno dei maggiori problemi legati alla eccessiva presenza di ungulati specialmente nella fascia
appenninica.
Come potete appurare leggendo il
suggestivo racconto che ha concesso a BigHunter, dedicato alla campagna e alla vita contadina di una volta, Michela ama molto scrivere: “il mio intento è quello di non far perdere tracce di un passato vicino e nostalgico”.
Ciò che serve, e che da queste pagine cerchiamo sempre di promuovere, per riscoprire quella semplicità di una vita in equilibrio con la natura, di cui abbiamo tutti un infinito bisogno. Benvenuta Michela!
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