“Risorse dovute” quelle derivanti dalle tasse dei cacciatori toscani, "per ora indisponibili" ma che devono essere impiegate per le politiche faunistico - attraverso gli Atc. La Confederazione dei Cacciatori Toscani (CCT), che riunisce i componenti dei Comitati iscritti alle Associazioni aderenti (Federcaccia, Arci Caccia e Anuu Migratoristi) ha tenuto una riunione per fare il punto sulla situazione e rivendicare il rispetto della legge, che assegna le risorse alla gestione faunistica.
Risorse, lo hanno evidenziato gli interventi “tecnici” analizzando le vigenti normative, che il Bilancio 2014 della Regione Toscana quantifica ma che non arrivano sul territorio, creando un clima deleterio di incertezze che mette a dura prova la possibilità degli ATC di programmare e progettare.
Risorse, si è sottolineato, volte a governare la caccia, ma in tanta misura ad interessi generali della collettività, come appunto la tutela ed il ripristino ambientale, la cura di aree abbandonate, il mantenimento degli equilibri faunistici, la protezione delle colture agroforestali e la refusione dei danni, oggi di fatto totalmente a carico dei fondi della caccia nonostante la legge preveda che da quei fondi debba provenire “in parte” il risarcimento.
Al termine dell’incontro confermato e rilanciato l’impegno a tutto campo della Confederazione per ottenere dalle Istituzioni l’impegno preciso al rispetto delle norme e per dare soluzione definitiva ai problemi sul tappeto, con il preannuncio di ulteriori appuntamenti a stretto giro per una nuova verifica.
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