Tra le tante riforme annunciate da Renzi, quella della giustizia è sicuramente una delle più strategiche per sbloccare il Paese. I lavori dovrebbero partire dopo le elezioni europee, a fine maggio – inizio giugno. Oltre ai diversi interventi sul diritto penale (istituzione del reato di autoriciclaggio) e quello civile (snellimento delle pratiche dei tribunali, incentivi al patteggiamento), voci sempre più insistenti danno quasi per certa l'intenzione di riformare radicalmente il diritto amministrativo.
Il governo pensa di limitare lo strapotere dei Tar, mofidicando l'intero sistema dei ricorsi tramite l'abolizione della sentenza sospensiva. Ovvero ciò che attualmente permette alle associazioni animaliste di congelare per lunghi periodi i provvedimenti di gestione faunistica e venatoria, bloccando di fatto in diverse regioni il regolare esercizio della caccia, prima che il ricorso stesso possa essere discusso nel merito.
La sospensiva del Tar non è certo solo un problema per i cacciatori. La possibilità di richiedere la sospensione cautelare costituisce ormai un'arma impropria in mano a chiunque voglia mettere i bastoni tra le ruote al proprio antagonista di turno. “Attualmente chiunque può presentare un ricorso e bloccare l’attività di un’azienda. Questo sistema senza certezze per chi lavora va assolutamente cambiato" conferma in un virgolettato su Il Messaggero un non meglio precisato "stretto collaboratore del premier". Staremo a vedere.
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