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News CacciaRichiami vivi Lombardia, Fava: "c'è ok dell'Ispra sulla deroga" lunedì 28 aprile 2014 | | "Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ha espresso un parere favorevole alla nostra richiesta di deroga alla Direttiva comunitaria per la cattura di uccelli da utilizzarsi ai fini di richiamo vivo per la caccia da appostamento. Ciò significa che una gestione attenta della materia, supportata da atti amministrativi corretti e basati su dati scientifici e un approccio collaborativo del mondo venatorio, possono risultare vincenti nell'ottica di tutelare il mondo venatorio e le sue tradizioni, nonostante la procedura di infrazione aperta dall'Unione europea, a questo punto immotivatamente".
A dare la notizia è l'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia, Gianni Fava, nel corso del suo intervento alla 61ª assemblea generale del Comitato internazionale della caccia, durante il quale ha elogiato il ruolo del cacciatore in termini di tutela del territorio.
"Se il cacciatore si comporta seriamente - ha detto - non è un nemico del territorio, ma uno dei suoi più grandi alleati". "La Lombardia - ha proseguito l'assessore all'Agricoltura, al quale afferisce anche la delega sulla caccia - è inoltre l'unica Regione ad avere ancora una Legge quadro sul calendario venatorio, la n.17 del 2004, che disciplina la materia con una certa solidità". "In questa legislatura - ha specificato - Regione Lombardia, su impulso del Consiglio regionale, ha avviato un percorso di riforma della legge per adattarla alle mutate esigenze del contesto". La riforma ora al vaglio della Commissione Agricoltura, in attesa di capire quale sarà la sorte delle Province e delle competenze, come la caccia, che saranno trasferite alle Istituzioni amministrative di ordine superiore.
"Un altro modo per orientarci verso una caccia sostenibile e che dia certezze ai cacciatori è la predisposizione del Piano faunistico venatorio regionale - ha proseguito l'assessore -. La Lombardia, su mia proposta, ha deliberato il 20 marzo scorso l'avvio della procedura di Valutazione ambientale strategica, per giungere all'approvazione del Piano, che è rimasto nel cassetto per 10 anni, ma che vorremmo entro la fine dell'anno approvare".
Il responsabile lombardo dell'Agricoltura ha infine ricordato anche i numeri della caccia. "Siamo una regione a fortissima vocazione venatoria - ha sottolineato -, con oltre 70.000 cacciatori, che hanno svolto quest'anno l'attività, anche se la difficoltà di ricambio generazionale ha portato a un calo, da 82.000 a 70.000 doppiette in 5 anni".
(Regione Lombardia)
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