Dal primo al 4 maggio l’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI in collaborazione con la Fondazione per la Cultura rurale-Onlus, con l'Associazione per la difesa e la promozione della Cultura rurale-onlus e con diverse altre associazioni di agricoltori, cacciatori, pescatori ed allevatori, ha organizzato una festa interregionale della caccia, della pesca e della Cultura rurale che si terrà al Palalago di Marola di Torri di Quartesolo (Vi).
La festa ha in serbo numerosi eventi culturali: mostre di arnesi tradizionali e degli attrezzi usati nella caccia e nella pesca, mostre fotografiche e concorsi di fotografia sulla caccia, sulla pesca e sulla cultura rurale, attività cinofile, esposizione di diorami e preparazioni tassidermiche della fauna ittica e della fauna selvatica e un concorso di disegni dei bambini che ritraggono scene delle attività portatrici della cultura rurale.
Sarà possibile fare attività come tiro libero al piattello e percorso caccia per principianti e per semplici cacciatori, verranno altresì presentati i centri didattico culturali legati alla cultura rurale. Ci sarà una mostra degli arnesi e degli attrezzi utilizzati nei secoli nelle abitazioni e nelle aree rurali e una scuola di tiro con l'arco, nonché una mostra di falchi e dell’antica arte della falconeria. Nei 4 quattro giorni sarà possibile conoscere e degustare prodotti tipici locali in ricchi stand gastronomici sia a pranzo che a cena. Non mancheranno serate danzanti ed intrattenimenti vari per bambini, giovani ed adulti, l’ elezione di miss caccia, miss pesca e miss cultura rurale e numerosi spettacoli tra cui quello pirotecnico, in occasione della chiusura della festa.
In una nota l'europarlamentare Sergio Berlato, che è anche Presidente della Fondazione per la cultura rurale-onlus, commenta: “questa grande festa di 4 giorni è un’occasione per far conoscere l'importanza delle nostre attività', a volte oggetto di ingiustificati attacchi da parte di esponenti dell'integralismo animalista, personaggi che hanno un approccio falsato con il regno animale, tanto da ritenere erroneamente che la vita di un topolino o di un cagnolino meriti maggior rispetto della vita di un bambino. Un approccio culturale, il loro, che parte dal discutibile presupposto che si debbano cancellare tutte le attività' che da essi non sono condivise". "Anche attraverso iniziative come quella organizzata dall'uno al quattro maggio - conclude B, riteniamo indispensabile che le attività' portatrici della cultura rurale si facciano conoscere per guadagnarsi il rispetto e l'apprezzamento da parte dell'opinione pubblica”.