L'unità sancita dalla prima assemblea della CCT (Confederazione Cacciatori Toscani) delle associazioni regionali Fidc, Anuu e Arcicaccia, secondo il segretario Marco Romagnoli, ha permesso finora ai cacciatori di accreditarsi in Regione (presso Commissioni del Consiglio, gruppi politici e assessorati) come “interlocutore serio e attendibile, capace di rappresentare realmente la generalità dei cacciatori e la parte più significativa della gestione” su temi quali appostamenti fissi di caccia, legge sul benessere animale, risorse per la gestione ed in particolare per gli ATC, problematiche sulla natura giuridica e sulle responsabilità degli ATC stessi fino ai temi dell’emergenza connessa con il controllo della fauna e gli squilibri faunistici. La Confederazione si sta occupando di altre questioni, allo studio le prospettive per la caccia derivanti dal nuovo quadro istituzionale che andrà a costituirsi a seguito della possibile abolizione province. “Arriveremo su questo tema, a breve, ad una occasione di confronto pubblica che punta a formulare proposte e orientare le scelte” dice il Segretario.
C'è poi la risposta agli attacchi dal mondo animal-ambientalista con la denuncia/querela presentata alle Procure di Grosseto e di Firenze nei confronti della LAV, per le dichiarazioni contro i cacciatori sulla questione lupo, che si affianca l'idea di promuovere un evento che metta a confronto filoni culturali e di pensiero di diversa provenienza: “il mondo scientifico, il versante culturale con al centro la riflessione laica e cattolica, la testimonianza storico-antropologica, la visione dell’ambientalismo scevro dalle pulsioni animaliste e l’approccio tecnico-gestionale rivolto alle popolazioni di fauna selvatica”.
Sono poi in programma una serie di eventi ed iniziative “da realizzarsi in varie zone del territorio regionale, che sappiano raccontare come la tradizione venatoria sia parte integrante dell’identità culturale della nostra regione”. Per questo, dice Romagnoli, Abbiamo pensato ad un contenitore cui abbiamo dato un nome significativo, “La Caccia è Toscana”. L'obbiettivo è rilanciare l’immagine della caccia, “si pensa ad iniziative volte ad incrementare la sperimentazione di buone pratiche gestionali con sostegno alla ricerca ed alla sperimentazione e alla creazione di momenti alti di formazione.