Durante la presentazione romana delle liste europee, Giorgia Meloni (Presidente di Fratelli d'Italia), insieme al responsabile della Commissione caccia della Direzione Nazionale di AN – FdI, Augusto Palmarini, ha incontrato una delegazione di cacciatori, i quali hanno fatto presente la difficile situazione venutasi a creare nel tempo con l’applicazione della legge 157/92, che ha fortemente penalizzato l’attività venatoria.
La delegazione ha avanzato delle precise richieste di revisione, accolte dalla Meloni: revisione dei tempi di apertura e di chiusura della caccia; allargamento delle specie cacciabili; verifica, della percentuale del territorio interdetto all’attività venatoria che supera di gran lunga quanto stabilito dalla normativa vigente ( massimo il 30% del territorio); modifica sulle modalità con le quali effettuare le tradizionali cacce migratorie.
"Ho accolto le giustificate richieste di quei cittadini - scrive la Meloni - ricordando proprio che i gruppi del
MSI-DN coerentemente si opposero all’approvazione della legge 157/92, ma che i loro sforzi furono vanificati da un iter parlamentare molto breve, a causa dell’imminente scadenza di quella legislatura. Attualmente la revisione di quella legge, a mio avviso, è necessaria ed urgente tenuto conto che sono trascorsi oltre 20 anni dalla sua approvazione e che la stessa risulta essere la più restrittiva d’Europa".
"Viste le flessioni di carattere economico registrate nel settore e le negative conseguenze che si sono avute anche nel commercio, nell’artigianato e nell’industria, - scrive ancora Meloni - concludo dando la mia piena disponibilità ad impegnarmi concretamente per la revisione della legge sopra citata, nei termini previsti dalle direttive europee, che potrebbero soddisfare le richieste dei cacciatori, e conseguentemente ridare fiducia ai settori produttivi interessati, in grave crisi economica, in riferimento al mantenimento dei livelli occupazionali fortemente penalizzati dalla legge attualmente in vigore".