A Udine il consiglio comunale ha bocciato a larga maggioranza una mozione del Movimento 5 stelle che proponeva la proibizione delle attività di caccia nel Parco del Torre. I grillini hanno fatto loro la battaglia di Wwf, che aveva già segnalato agli enti competenti l'incompatibilità dell'attività venatoria con la frequentazione assidua dei parchi da parte degli escursionisti.
Stando a ciò che riferisce la Lac, che si unisce al coro dei contrari, gli esponenti del Pd hanno motivato il proprio voto sottolineando la necessità di salvaguardare la caccia in quanto attività che rappresenta “un bene sociale, utile all’ambiente e all’economia”. Il delegato regionale Wwf, Roberto Pizzuti invece risponde ad un'altra obiezione, quella secondo cui il Comune non può intervenire perché la materia è regolata da leggi statali. "Non è vero - dice Pizzuti - solo per fare due esempi, il Comune di Venezia e quello di Sauris sono intervenuti in passato proprio con delle ordinanze sindacali per limitare l’utilizzo di armi in zone pubbliche”.
Pizzuti poi sferra un altro attacco ai cacciatori accusandoli di ostinarsi a cacciare specie in via di estinzione, come coturnici, galli forcelli e allodole "opponendosi a ogni richiesta volta ad una maggior tutela di questi animali". Peccato che i calendari venatori si attengono alle classificazioni IUCN sulla conservazione delle specie a livello globale e locale. I cacciatori, occorre ribadirlo, non possono "ostinarsi" a cacciare animali in pericolo d'estinzione, perchè su questi si attivano automaticamente programmi di tutela, come previsto dalle norme europee, che limitano carnieri e periodi cacciabili. Se così non fosse, Wwf è libero di presentare ricorso al Tar e di vincerlo.