C'erano anche le associazioni venatorie e cinofile (Federcaccia, Arcicaccia, Anuu ed Enci) all'incontro proposto dagli Ecodem alla Camera per illustrare i nuovi programmi in fatto di ambiente. Presenti il presidente Fabrizio Vigni, i portavoce Susanna Cenni e Marco Ciarafoni, il coordinatore Giovanni Lattanzi) insieme all'on. Chiara Braga, responsabile ambiente della segreteria nazionale del Pd, che alle associazioni di categoria (oltre alle già citate associazioni venatorie, le organizzazioni professionali agricole Coldiretti e Cia, enti, organizzazioni sindacali ed imprenditoriali come Federparchi, Federfauna, Assocanili, Sindacato Veterinari Liberi Professionisti), hanno ricordato come in Italia sia il territorio - per vocazioni, storia, cultura, tradizioni, attività - la forza di un paese come l'Italia, che deve puntare sullo sviluppo sostenibile per uscire dalla crisi”.
“In Italia ed in Europa l'approccio ai temi ambientali – hanno sostenuto i dirigenti del Pd e degli Ecodem – deve prescindere da condizionamenti ideologici, anche quando si affrontano temi sensibili che interrogano le coscienze individuali come la gestione faunistica, la ricerca, le attività commerciali, il randagismo, l'alimentazione, le prevenzione dei danni all'agricoltura e alla zootecnia a causa della presenza eccessiva di determinate specie selvatiche”.
“L'incontro ha consentito di individuare proposte ed obiettivi comuni, con la volontà di proseguire il confronto su specifiche questioni oggetto di provvedimenti legislativi. In questo contesto Ecologisti Democratici e Pd hanno confermato l'impegno per la riforma della legge sui parchi per valorizzare ulteriormente, insieme alle politiche di conservazione, le potenzialità di sviluppo delle aree protette con il pieno coinvolgimento delle comunità locali, ad iniziare dagli agricoltori”.
Per Ecodem e Pd occorre inoltre proseguire il lavoro di applicazione della Legge sulla caccia (numero 157 del 1992) per garantire una più efficace gestione faunistico venatoria nel rispetto delle indicazioni della scienza e delle direttive comunitarie; promuovere l'adozione di adeguate norme che stabiliscano un equilibrato rapporto tra uomini ed animali; sostenere leggi che affrontino concretamente, per prevenirli, i danni provocati ai terreni agricoli da specie in soprannumero. |