Non sempre gli ambientalisti hanno preclusioni ideologiche nei confronti della caccia. O per lo meno, talvolta le mettono da parte per perseguire obiettivi comuni, come la lotta al bracconaggio. Ci sono alcuni esempi di collaborazione, di cui occorre dare atto, nella speranza che gli ecologisti puri e duri imparino ad accettare ed apprezzare la caccia legale e sostenibile.
Un comunicato di Wwf Napoli degli scorsi giorni riferisce dei risultati ottenuti nella prevenzione del fenomeno sull'Isola di Ischia, dove le guardie volontarie Wwf hanno operato in stretta collaborazione con quelle dell'Arcicaccia, sotto la supervisione dei Carabinieri. La collaborazione si è concretizzata in particolare a Punta San Pancrazio, luogo simbolico del bracconaggio sull'isola, dove si è realizzato il primo intervento congiunto. “Per il primo anno le Guardie Volontarie WWF hanno potuto contare anche sulla collaborazione del Nucleo di Vigilanza dell'Arcicaccia – si legge nel comunicato Wwf - con il quale sono stati espletati due servizi antibracconaggio congiunti”. In questa esperienza l'associazione vede l'apertura di “una nuova stagione di franca collaborazione con la parte più evoluta e sensibile del mondo venatorio isolano”. “Coltiveremo – dicono - anche nel futuro ciò che ci unisce: la lotta al bracconaggio!”.
Due le denunce nel mese di maggio: un uomo colto in flagranza di reato mentre utilizzava un fucile sovrapposto calibro 36 magnum e un altro denunciato per omessa custodia di armi e munizioni per il rinvenimento di un fucile calibro sovrapposto in un rudere. Le guardie venatorie hanno trovato anche sequestrato (questa volta a carico di ignoti) un richiamo elettroacustico destinato ad attrarre le quaglie di passo, custodito in una cassaforte vincolata ad un albero e una decina di trappole per la cattura di piccoli uccelli.
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