Nonostante la valanga di voti al Pd (43,5% a Nord-est), Andrea Zanoni non ce la fa a trovare la riconferma tanto sperata. Le preferenze prese nella circoscrizione nord - est si fermano a quota 39.800, classificando il nostro acerrimo "nemico" al 10° posto tra i più votati nel Pd tra Trentino, Friuli, Veneto ed Emilia Romagna. In tutto nella circoscrizione nord-est c'erano in palio 13 seggi, quindi non dovrebbe esserci niente da fare per l'onorevole anticaccia.
Con ogni probabilità, a meno di eclatanti rinunce e riposizionamenti, Zanoni dovrebbe essere definitivamente fuori dal Parlamento europeo. Lo conferma anche un suo post su Facebook: "Purtroppo queste preferenze - dice - non sono bastate per essere rieletto. Ringrazio di cuore tutti coloro che nella campagna elettorale mi hanno aiutato".
Nella stessa circoscrizione, tra i sostenitori della caccia, fanno il pieno di preferenze la capolista Alessandra Moretti (230.009 preferenze) e Paolo De Castro, europarlamentare uscente molto attivo sul fronte della difesa della caccia in Europa, che raggiunge 84.277 voti.
Tra gli esponenti animalisti trombati anche i forzisti Franco Bonanini, che si piazza 13° a nord-ovest con 3.691 voti e le pupille della Brambilla Daniela Lazzaroni (1109 voti) e Cristina Striglio, con appena 532 preferenze. Così come, a nord-est Francesca Rescigno (1500) e al sud Cecchi Paone (16 mila voti). Tra gli anticaccia segnalati da questa redazione prima delle elezioni, passano sicuramente Giovanni Toti e Ylenia Citino con Forza Italia e Patrizia Toia e Goffredo Bettini con il Pd.
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