Anche le associazioni venatorie lucchesi aderenti alla Cct, come quelle senesi nei giorni scorsi, disapprovano la perimetrazione delle aree problematiche per la gestione della specie cinghiale e degli altri ungulati realizzata dalla Provincia.
Arcicaccia, Anuu e Federcaccia lucchesi protestano per l'inserimento delle cosiddette aree problematiche all'interno di quelle vocate per la caccia al cinghiale che di fatto non presentano danni sostanziali all'agricoltura. Contestano poi la mancanza di determinazione per il contenimento all'interno dei vari istituti a divieto di caccia; di non avere operato sul contenimento delle specie antagoniste; di non avere ancora provveduto alla divulgazione del PFVP. Cose che dimostrerebbero per le aderenti alla Cct,
la "totale assenza di strategie".
Cct Lucca rivolge la propria critica anche alla Regione Toscana, che "anziché proporre e concordare soluzioni con tutti i soggetti interessati alla gestione del territorio, ha scelto d'imperio la scorciatoia delle aree problematiche e la non certezza dei trasferimenti economici previsti per legge".
Le Associazioni aderenti alla CCT della Provincia di Lucca chiedono:
A) Il blocco totale del provvedimento regionale.
B) La definizione di una strategia di gestione degli ungulati a tutto tondo superando scelte di comodo e verticistiche.
C) La convocazione urgente, da parte delle Istituzioni interessate, del tavolo di concertazione fra associazioni venatorie e agricole già operante in provincia di Lucca.