Non si placano i toni del Movimento 5 Stelle sulla questione dei richiami vivi, dopo che la Camera ha respinto a larga maggioranza l'emendamento, appoggiato anche da Forza Italia, Scelta Civica e Sel, che chiedeva l'abolizione in toto della possibilità di cacciare con l'uso dei richiami vivi. Dopo le parole avvelenate dette alla Camera, la deputata M5S Chiara Gagnarli attacca le forze politiche che non hanno fatto passare la sua proposta, Pd e Lega Nord in testa. "Hanno votato insieme, Pd e Lega, - dice - per mantenere l’aberrante e illecita tradizione dei richiami vivi, a scapito della vita, della dignità di migliaia di uccelli migratori che ogni anno vengono catturati per fare da esca nella caccia, e, non in ultimo, a discapito delle tasche degli italiani”.
Critiche alla scelta di superare l'infrazione comunitaria con l'utilizzo delle deroghe, sottoposte al parere Ispra. Cosa che per i 5 stelle non basta e che farà scattare sanzioni dall'Europa. Ma al di là delle sanzioni, per i grillini è una questione di "civiltà". Per loro questa è una tradizione addirittura "aberrante", che va abolita e basta, perchè, a loro dire, fa soffrire gli uccelli.
"Costretti in piccole gabbie, al buio, così da far perdere loro la percezione del tempo. Gli uccelli detenuti in queste condizioni possono subire conseguenze gravissime, dalla morte quasi immediata allo sviluppo di malattie causate dall’immunosoppressione da stress; ma possono subire anche traumi fisici e alterazioni causate dall’essere sottoposti a trattamenti farmacologici a base di testosterone, per obbligarli a cantare anche fuori dal periodo riproduttivo. Quello che si nasconde dietro l’apparente innocenza del nome “richiamo vivo” è in realtà un vero e proprio maltrattamento dell’animale, che come tale andrebbe vietato, ostacolato e punito” dice la Gagnarli. Sia chiaro che queste condizioni descrivono situazioni di assoluta illegalità, che niente hanno a che vedere con le cure che migliaia di cacciatori dedicano ai loro richiami. Se così non fosse l'Europa non permetterebbe l'allevamento dei richiami, e la loro detenzione non sarebbe stata garantita nell'ambito della strategia UE sul benessere animale, entro la quale sarebbe potuto finire un implicito divieto della pratica. Il movimento 5 stelle si presentava all'elettorato come un presidio della legalità e della competenza ma è ormai chiaro che, almeno sul fronte anticaccia, preferiscano anteporre giudizi personali e ideologici alla realtà dei fatti, certificata e regolata. La mistificazione della realtà e l'assoluta ignoranza della maggior parte delle persone su questi temi purtroppo possono fare grossi danni di immagine al mondo venatorio. Quindi è bene stare sempre in allerta e spiegare a chi abbiamo vicino come stanno realmente le cose. Tutti possiamo fare la nostra parte. In primis operando sempre nella legalità e nel rispetto del benessere animale.
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