Dopo due anni di lavori aperti dalla Commissione UE sui crescenti problemi dovuti all'incremento dei predatori, lo scorso 10 giugno a Bruxelles, alla presenza del Commissario per l'Ambiente Janez Potocnik, è stato firmato un protocollo che vede i cacciatori tra i protagonisti nella gestione dei conflitti dei grandi carnivori con le attività umane. L'accordo si riferisce a quattro specie in particolare: lupo, orso bruno, lince euroasiatica e ghiottone. Il lungo lavoro di concertazione ha finalmente portato ad una piattaforma condivisa da organizzazioni ambientaliste, cacciatori, proprietari terrieri, e mondo scientifico, che permetterà di intervenire sulle specie sulla base di parametri tecnici e scientifici.
Per la Face era presente il presidente Gilbert de Turckheim, il quale ha ricordato il ruolo dei cacciatori europei ed il loro impegno nella conservazione di queste specie, basando la propria impostazione su un principio di sostenibilità ambientale. Il mondo della caccia ha, ancora una volta, avuto un ruolo chiave. Non a caso durante il lancio di questa iniziativa la Commissione europea ha fatto presente che l'accordo Grandi Carnivori è stato modellato sulla base dell'esperienza del 2004 che portò un accordo Face – Birdlife sulla direttiva Uccelli. Anche in questo caso si introducono principi di equilibrio che spazzano via ogni barriera ideologica: i conflitti infatti dovranno essere risolti prendendo in considerazione le esigenze delle comunità locali, gli aspetti economici, nonché le tradizioni locali. Un passo necessario se si considerano i limiti imposti dalla Direttiva Habitat, la quale è impostata sulla tutela di specie fino ad allora considerate in uno stato di conservazione sfavorevole, come lupi e linci.
Oltre alla Face, hanno firmato l'arccordo CIC (Consiglio internazionale della caccia e della conservazione della fauna selvatica); COPA - COGECA (agricoltori europei e cooperative europee agricole; ELO (Organizzazione europea dei proprietari terrieri), EUROPARC Federation; (rappresentante comune dei pastori di renne finlandesi e svedesi); IUCN - Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, Ufficio di rappresentanza dell'Unione europea; e WWF - World Wide Fund for Nature.