A Pescara l'emergenza cinghiali ha spinto l'assessore provinciale alla caccia, Mario Lattanzio, ad un appello che esce decisamente dai confini locali. Il problema, secondo l'assessore, deve essere affrontato dal governo nazionale, attraverso una mobilitazione dei prefetti. “E’ necessario che le prefetture segnalino il problema della presenza dei cinghiali nelle strade dei paesi e sulle spiagge ai ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura – sottolinea - affinchè venga nominato un commissario che coordini le azioni di tutti gli enti preposti, altrimenti rischiamo un vero e proprio bollettino di guerra giornaliero”.
“In questi cinque anni di amministrazione guidata dal presidente Guerino Testa – dichiara Lattanzio – ho posto svariate volte questa problematica a tutti gli enti competenti. Come Provincia abbiamo realizzato diverse azioni come il selecontrollo (cioè il controllo e la selezione volta alla soppressione dei cinghiali al di fuori del periodo di caccia nei casi di emergenza numerica della specie). Ma adesso la presenza degli ungulati sta rappresentando un rischio serio per l’incolumità pubblica”.
Nei giorni scorsi un cinghiali di cento chili è sceso a valle attraversando la spiaggia di Montesilvano e Pescara, e anche in altre zone e nei paesi del pescarese ci si imbatte facilmente in questi animali.“La Provincia – aggiunge l’assessore – ha individuato delle zone a rischio del pescarese, ma purtroppo la difficoltà maggiore è la mancanza di dialogo con altri enti come parchi e riserve. Per questo rivolgo un appello ai prefetti affinchè segnalino il problema ai ministeri che avranno il compito di nominare un commissario in grado di coordinare le azioni degli enti preposti. L’emergenza cinghiali orami non è limitata ad un periodo, ma riguarda tutto l’anno e rischia di rappresentare un serio pericolo per l’incolumità pubblica con conseguenze negative anche sul turismo. Per questo motivo ritengo che la questione non si debba più sottovalutare come invece è avvenuto finora”, conclude Lattanzio.