Continua la battaglia della Lega Nord contro Ispra per le inadempienze sul tema caccia. Negli scorsi giorni il deputato Stefano Borghesi ha presentato un'interrogazione in Commissione al Ministro dell'Ambiente per chiedere di valutare eventuali responsabilit�e pregiudizi che negli anni siano derivati dalle scelte dell'Istituto, per sapere come intenda intervenire in relazione alle mancanze di Ispra, e se non ritenga opportuno valutare la soppressione dell'ente, considerando la possibilità di delegare agli osservatori regionali o alle università riconosciute di provata professionalità e competenza le funzioni ed i compiti in capo oggi all'istituto.
Borghesi elenca una serie di motivazioni da tempo dibattute all'interno del mondo venatorio, penalizzato dai pareri lacunosi dell'istituto. "Ispra dal 2005 dichiara costantemente di non essere in grado di fornire i dati richiesti sul calcolo della piccola quantità di specie da prelevare in deroga, come previsto dall'articolo 19-bis" dice il deputato leghista. “E' del tutto evidente – scrive - quanto l'istituto ISPRA (ente pubblico) sia del tutto inefficiente considerato che diversi istituti regionali ed europei predispongono annualmente dati certificati sulle stesse tematiche”
Inoltre l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ex INFS) ha il compito di organizzare gli esami per l'abilitazione degli operatori agli impianti di cattura (la legge impone che tutto il personale sia valutato idoneo dall'istituto), ma dal 2001 – sottolinea il deputato leghista - non provvede in tal senso nonostante istituti provinciali da anni ne facciano legittimamente richiesta per esigenze di ricambio generazionale e soprattutto per garantire il prosieguo di un'arte ultra centenaria che fa parte di una tradizione culturale identitaria storica da tutelare e tramandare".