Gli anellini per i richiami scelti dalla Regione Lombardia e criticati a forza di perizie tecniche delle associazioni venatorie, sono stati bloccati a Bergamo. Ci sono voluti diversi incontri con la commissione regionale per appurare finalmente che quelle fascette di metallo applicate alle zampe degli uccelli da richiamo provocavano lesioni tali da comprometterne la salute e portare alla morte dell'animale, come appurato dai documenti presentati dal Cupav di Bergamo (vedi notizia su BigHunter) e dalle analisi dell'Asl di Bergamo.
Altre lesioni simili, causate da analoghi anelli metallici, erano già state documentate in Veneto nel 1993, ma quell'esperienza evidentemente non era stata acquisita in Lombardia. Ora i cacciatori chiedono la sostituzione di quegli anelli con fascette in plastica o in teflon (come fatto poi anche in Veneto), su cui saranno apposte icisioni al laser per l'identificazione dei richiami con un codice alfanumerico. Per supportare questa scelta il Cupav ha avviato una sperimentazione che sarà condotta da Alessandro Balestra, presidente provinciale del Cpa bergamasco ed esperto di richiami vivi.
La situazione al momento risulta bloccata, vista la sospensione della distribuzione degli anellini. Come si legge sull'Eco di Bergamo, nella sua comunicazione, il dirigente provinciale del settore Alberto Cigliano ricorda che in base alla normativa vigente i richiami possono essere detenuti solo se identificati con anello inamovibile e che la legge regionale europea dispone che i richiami vivi possono essere utilizzati solo se identificati con anello metallico inamovibile.
Ricordiamo che il 20 giugno scorso la Giunta regionale della Lombardia ha deliberato l'apertura dei roccoli per la stagione 2014-2015 con il parere favorevole dell'Ispra per le specie Cesena, Merlo, Tordo bottaccio e Tordo sassello. La delibera stabilisce il numero massimo di uccelli catturabili, suddiviso per specie e per provincia. La cattura può essere effettuata dal 21 settembre al 31 dicembre 2014. In totale si tratta di 19.000 richiami, suddivisi in: 5.100 cesena, 2.809 merli, 5.619 tordi bottaccio e 5.472 tordi sassello.
Di seguito il dato relativo al numero massimo di capi catturabili, suddiviso per provincia:
- provincia di Bergamo 6.779 (di cui 1.954 cesena, 939 merli, 1.880 tordi bottaccio e 2.006 tordi tassello);
- provincia di Brescia 9.730 (di cui 2.486 cesena, 1.450 merli, 2.966 tordi bottaccio e 2.828 tordi tassello);
- provincia di Como 652 (di cui 200 cesena, 48 merli, 239 tordi bottaccio e 165 tordi tassello);
- province di Lecco e Sondrio 1.483 (di cui 356 cesena, 329 merli, 427 tordi bottaccio e 371 tordi sassello);
- provincia di Mantova 127 (di cui 36 cesena, 12 merli, 39 tordi bottaccio e 40 tordi sassello);
- province di Monza Brianza e Milano 229 (di cui 68 cesena, 31 merli, 68 tordi bottaccio e 62 tordi sassello).
GLI IMPIANTI AUTORIZZATI - Questi gli impianti autorizzati, divisi per provincia. - Provincia di Bergamo: Sedrina, Oneta, Colzate, Almenno San Bartolomeo (2), Casazza, Valtorta, Zogno (3), Schilpario (2), Serina (2), Dossena (2), Gandino (2), Aviatico, Roncobello (2), Leffe, Pontida, Valgoglio, Oltre il Colle, Bergamo; - provincia di Brescia: Monticelli Brusati, Capriolo, Chiari, Cologne, Cellatica, Bovegno, Vestone, Treviso Bresciano (2), Anfo, Bione, Bagolino; - provincia di Como: Stazzona; - provincia di Lecco: Colico, Esino Lario, Merate; - provincia di Mantova: Monzambano; - provincia di Monza e Brianza: Giussano.
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