Non solo richiami vivi e semiautomatici. Il decreto 91 del 24 giugno 2014 del Ministero dell'Ambiente (che interviene per sanare alcune infrazioni comunitarie) ha introdotto un'altra modifica alla 157/92 che regola il controllo delle specie alloctone.
Ne dà conto l'Ufficio Fauna stanziale Fidc: "l’articolo 11 comma 12 del decreto - si legge nella nota Federcaccia - modifica l’articolo 2 della Legge 157/92 inserendo il comma 2 bis che, per quanto riguarda le specie alloctone, prevede che la gestione, in conformità alla legislazione nazionale, alle convenzioni internazionali ed alle direttive comunitarie, “con esclusione delle specie da individuare con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, sentito l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), è finalizzata ove possibile all'eradicazione o comunque al controllo delle popolazioni”.
Di seguito il testo integrale dell’art.11 c.12 del decreto legge n.91 del 24 giugno 2014(…) 12. All'articolo 2 della legge 11 febbraio 1992, n. 157, dopo il comma 2 e' inserito il seguente: «2-bis. Nel caso delle specie alloctone, con esclusione delle specie da individuare con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, sentito l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), la gestione di cui all'articolo 1, comma 3, e' finalizzata ove possibile all'eradicazione o comunque al controllo delle popolazioni".