La Federcaccia di Brescia fa sapere che tutte le sezioni locali sono impegnate per la raccolta di firme a sostegno dell’uso dei richiami vivi perla caccia alla selvaggina migratoria. La raccolta, si ricorda, è stata promossa dalle associazioni venatorie nazionali per sensibilizzare le istituzioni sull’importanza di questa pratica venatoria, fondata sulla tradizione ed una attenta gestione del patrimonio ambientale.
La recente proposta di eliminare l’uso dei richiami vivi, depositata in Parlamento da deputati del Movimento 5stelle, di Forza Italia e Sel - sottolinea Fidc - sembra si fondasse su una raccolta telematica di firme promossa dalla Lipu, che in due anni avrebbe raccolto circa 50.000 adesioni. L’obbiettivo dei cacciatori è quello di raccogliere concretamente su carta lo stesso numero di firme in un mese.
La Fidc bresciana invita quindi ogni cacciatori prodigarsi in questa sfida per dimostrare a chi occupa gli scranni del Parlamento che si parla di un’attività seria, onesta e radicata nella nostra cultura. Diversi parlamentare sostengono la battaglia sui richiami. "Fin dalla prima ora - dice la Fidc bresciana - nella nostra provincia hanno profuso, fattivamente, il loro impegno l’on. Guido Galperti del PD e l’on. Stefano Borghesi della Lega Nord. A loro va il nostro ringraziamento poiché crediamo che schierarsi con il nostro mondo e le nostre tradizioni sia oggi un gesto di grande onestà intellettuale".