Durante i mondiali, Axelle Despiegelaere, una diciassettenne belga, era stata incoronata tifosa più carina. L'improvvisa popolarità le aveva fatto guadagnare, solo qualche giorno fa, il suo primo ingaggio da modella. Ma la L'Oreal, questa l'azienda che si era fatta avanti, ha deciso di licenziarla nel giro di poche ore a causa di una foto che la giovane ha pubblicato sulla propria pagina facebook. L
o scatto la ritraeva accanto ad un orice (antilope) imbracciando un fucile. Axelle ha pubblicato la foto il primo luglio scorso, prima della partita del Belgio contro gli Stati Uniti. "Cacciare - aveva scritto - non è una questione di vita o morte. E' molto più importante di questo. Accadeva un anno fa, oggi sono pronta per cacciare gli americani". Foto e frase hanno spinto la multinazionale a prendere subito le distanze, precisando che la giovane "ha lavorato per un solo video dedicato a una campagna per il Belgio".
Proprio come è successo per la Kendall, la giovane americana a cui Facebook ha censurato le foto da cacciatrice, anche Axelle ha dovuto pagare pegno per quella che è stata vissuta come una mancanza di sensibilità, a quanto pare inconciliabile con il marchio che rivolge le sue campagne a milioni di adolescenti a cui vende prodotti di bellezza.
L'Oreal da tempo ha interrotto la sperimentazione dei suoi prodotti sugli animali, ha quindi voluto evitare ogni implicazione su un tema delicato come è quello della caccia.
Anche in questo caso non c'è nulla di illegale, nulla di moralmente inaccettabile. L'era della grande rete sta facendo emergere nuovi oscurantismi che pensavamo sepolti e superati. Sarebbe sicuramente stato diverso se avesse pubblicato una foto di un pollo arrosto. Eppure qualcuno doveva averlo ucciso...
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