Nonostante le difficoltà applicative, la Confederazione dei Cacciatori Toscani (Fidc, Arci Caccia e Anuu Migratoristi) esprime soddisfazione per l’approvazione della delibera sul prelievo in deroga di storno e piccione. “Si tratta di un provvedimento – afferma la CCT - che accoglie le nostre richieste e costituisce un dato decisamente positivo anche nell’interesse delle colture agricole".
Per quanto riguarda il piccione, fa notare CCT, solo tre le province che hanno fornito i dati, Lucca, Pistoia e Siena e dunque solo queste sono ricomprese nella delibera approvata lo scorso 14 luglio. “Un provvedimento rilevante – sostiene la CCT - anche per la determinazione con cui la Regione ha inteso dare attuazione puntuale a quanto previsto dalle direttive dell’Unione Europea, troppo spesso oggetto di forzature e letture poco obiettive o disattente”.
La CCT ricorda infine che la strada maestra, per specie non a rischio come lo storno e per le quali non vi sono ostacoli reali se non di natura politica, il reinserimento tra le specie cacciabili attraverso la modifica degli elenchi in sede comunitaria.