Malumori dalla Lega Nord per l'approvazione dell'emendamento Caleo (PD) in Commissione Ambiente. Non è affatto positivo secondo Marco Bassolini, responsabile nazionale caccia del Carroccio, ciò che è stato riscritto sull'articolo 16, che ora deve essere esaminato in Senato.
In particolare i commi 1-bis e 1-ter, secondo Bassolini, vanno a: togliere il potere alle regioni sulla gestione dei richiami vivi di cattura, vietano l’utilizzo delle reti, prescrivono che le regole sui dettagli siano disciplinate previo parere tecnico di ISPRA aumentando di fatto il potere discrezionale all’ente, vincolato la deroga istituzionale sulla gestione delle cattura ad un Decreto legge che dovrà essere emanato unicamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri e infine renderanno obbligatorio il censimento totale e la gestione numerica dei richiami vivi in possesso dei cacciatori (a dover di cronaca siamo partiti con un censimento chiesto da Regione Lombardia che veniva contestato perché doveva essere volontario ed ora di colpo diventa obbligatorio perché inserito nella legge nazionale)”.
"Come Lega Nord - dice Bassolini a nome del suo gruppo - non abbiamo avuto dubbi sul votare contro una simile condanna che è stata sentenziata con l’emendamento presentato all’ultimo secondo dai membri di Governo sull’art. 16 del DL. 91 e che di fatto porterà oltre che alla chiusura dei roccoli, a togliere potere alle Regioni accentrando tutto nelle mani del Presidente del consiglio e di Ispra oltre a scrivere un futuro di fine certa per una tradizione secolare ma soprattutto creare preoccupazione ed incertezza ai 94.000 lavoratori che ancora oggi in Italia lavorano nella filiera collegata al settore delle armi e dell’attività venatoria e che anche nel 2013 hanno prodotto un fatturato di 9 Miliardi di Euro (0,5 % del PIL)".
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