A sostegno delle scelte fatte in Senato nel DL Competitivit�per modificare la 157/92 su richiami vivi, nutrie e caccia di selezione agli ungulati nel periodo invernale, "tre questioni oggetto di gravissime strumentalizzazioni da parte di alcune associazioni animaliste", la neo deputata europea Renata Briano scrive al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, ai capigruppo di Senato e Camera del Pd, Luigi Zanda e Roberto Speranza e alla Responsabile Ambiente del PD Chiara Braga.
"Ho sempre pensato che, ad ogni livello amministrativo, ognuno di noi debba affrontare la gestione faunistica e il prelievo venatorio scevro da ogni ideologia di parte. Dobbiamo valutare la materia con grande equilibrio, basandoci su conoscenze scientifiche approfondite", scrive Briano, sottolineando che "il testo approvato in Senato va in questa direzione perché trova soluzioni in linea con la normativa europea, rispettose della fauna ma anche della tradizione venatoria del nostro paese (richiami vivi). Inoltre si affrontano finalmente due questioni importanti di gestione di due specie la cui presenza sul territorio (se non gestita) genera problemi ambientali e sociali (nutria e cinghiali)".
"Mi occupo di caccia fin dagli anni dell'Università e poi in Provincia di Genova e quindi in Regione Liguria e so come la caccia sia un tema "eticamente sensibile" che genera spesso contrapposizioni forti e frettolose sentenze emotive. È bene invece - sottolinea Briano - evitare derive demagogiche perché non tengono mai conto della complessità dei problemi e perché anche la fauna selvatica così come tutto il territorio va gestita. Io do la mia disponibilità, fin da ora, a seguire in Europa tali problematiche in stretta collaborazione con voi".