Francesco Bruzzone, capogruppo della Lega Nord in consiglio regionale, commenta la sentenza del Tar sul calendario venatorio ligure, lanciando l'idea di deliberare subito un nuovo provvedimento legislativo.
Sulla sentenza Bruzzone dice: "Il TAR si è espresso nel merito, ha dato indicazioni precise e molto più chiare rispetto alle vaghe sospensive a cui eravamo abituati. Nel merito, alcune osservazioni sono poco sostanziali, per quanto concerne il carniere giornaliero di alcune specie, o per la data di inizio addestramento dei cani. Più problematico, sotto il profilo dei contenuti, è il divieto di uso delle munizioni di piombo per la caccia agli ungulati e, a tal proposito, rilevo che a sostegno di questo divieto il TAR parla di una generica pericolosità del piombo, facendo anche riferimento all'avvenuta eliminazione dei carburanti: se dovesse passare questo principio generico di tossicità del piombo, mi domando quante sarebbero le case liguri e genovesi che dovrebbero essere evacuate perché servite da acqua pubblica tramite tubazioni in piombo. L'argomento, pertanto, merita una riflessione ben più ampia, e soprattutto dei chiarimenti di carattere agroalimentare, chimico e ambientale che superano le valutazioni di carattere giuridico. Appare inoltre curioso apprendere che qualsiasi tipo di cane, esclusi quelli posseduti dai cacciatori, possano essere liberati in campagna in qualsiasi momento dell'anno. Una sorta di discriminazione per chi è cacciatore, quasi paradossale".
A seguito della decisione del TAR, il Consigliere Regionale del Carroccio lancia una proposta: "La mia proposta, seguendo le dovute procedure, è di ri-deliberare un nuovo Calendario Venatorio tramite un provvedimento legislativo, così come indicato dallo stesso Consiglio Regionale con l'approvazione unanime di un preciso ordine del giorno avvenuta qualche mese fa. Questo, per dare la dovuta certezza a chi praticherà la caccia la prossima stagione, e si accinge nelle prossime settimane a pagare tasse statali, regionali, polizze assicurative, quote di partecipazione sociali, quote di partecipazione agli ambiti territoriali di caccia, e ai comprensori alpini. La procedura è già avviata, grazie al deposito precauzionale di una proposta di legge del sottoscritto avvenuta alcune settimane or sono: questa volta dovrà emergere la verità, e verrà smascherata la posizione della maggioranza che governa la Regione".