Mentre i cacciatori italiani fremono all'idea della preapertura settembrina, in alcune zone della
Francia, è il primo sabato di agosto ad aprire la stagione. Già sabato scorso nelle zone demaniali marittime è stato concesso, con apposito decreto ministeriale,
l'avvio della stagione a specie migratorie come beccaccia di mare, chiurlo, combattente, fischione, alzavola, marzaiola, mestolone, codone e germano reale, oca selvatica, oca lombardella.
Il provvedimento si riferisce ad alcune baie, (bagnate due volte al giorno) dove ogni anno lo Stato “affitta” i diritti di caccia alle associazioni riconosciute. Nelle aree non direttamente bagnate dal mare la caccia è concessa a partire dal 21 agosto. “Non sappiamo ancora la data esatta della chiusura di caccia agli uccelli acquatici, probabilmente sarà a fine gennaio” commenta David Duvauchelle, responsabile della comunicazione presso la Federazione dei cacciatori della Somme. Sarà stabilito da un altro atto ministeriale.
"La chiusura dà sempre adito a polemiche perché si verifica prima della migrazione delle oche, che è piuttosto da metà febbraio. Lo Stato – lamenta Duvauchelle -
ci impedisce di cacciare le oche mentre vengono gasate nei Paesi Bassi perché distruggono le colture” (vedi notizia BigHunter).
Il che suona ancora più assurdo per i cacciatori italiani, che si scordano la varietà di specie migratorie francesi e che devono sottostare a periodi ben più ridotti.
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