"La decisione presa oggi dal commissario della Provincia,
Marino Fiasella, è incomprensibile, si fonda su basi prettamente ideologiche e tutela gli interessi di parte degli ambientalisti smentiti dalle analisi tecniche svolte dai professionisti e dal parere favorevole dell'Ispra". I
l presidente provinciale di Federcaccia, Gherardo Ambrosini, commenta a stretto giro di posta la decisione comunicata quest'oggi da Fiasella di sospendere la caccia al capriolo, che avrebbe dovuto aprirsi sabato 16 agosto, in attesa del pronunciamento del Tar fissato al 28 agosto. "Il provvedimento di apertura della caccia selettiva al capriolo, che viene svolta da anni in tutte le province limitrofe, godeva del supporto tecnico di due anni di monitoraggio e del parere favorevole dell'Ispra, che è vincolante. Nonostante questo e nonostante che il Tar abbia rigettato la sospensiva chiesta dagli ambientalisti Fiasella ha scelto di schierarsi contro il provvedimento che la stessa Provincia difende di fronte ai giudici del Tribunale amministrativo regionale. Questa - conclude Ambrosini - è davvero una presa di posizione assurda". L'apertura della caccia era prevista per un mese, dal 16 agosto al 15 settembre, allo scopo di abbattere il 5 per cento (Ispra aveva approvato sino al 10 per cento) della popolazione degli ungulati che vivono sul territorio provinciale.