Regione Toscana e le associazioni venatorie regionali Arci Caccia e Federcaccia hanno firmato un accordo per dare soluzione alla crisi degli ATC senesi che aveva portato ad uno stallo sulla gestione faunistica e sul funzionamento degli ATC in tutta la provincia di Siena. "Da mesi, infatti – spiega la nota di Fidc Toscana e Arci Caccia Toscana -, si è determinata una situazione di grave crisi tra Provincia, Associazioni agricole e venatorie successivamente sfociata nelle dimissioni dei rappresentanti delle nostre due Associazioni dai Comitati di gestione degli ATC 17 e 18 (che seguivano quelle già avvenute delle Associazioni agricole).
“Tale decisione – spiegano le associazioni toscane - si era resa necessaria per imporre un'accellerazione alla risoluzione dei temi aperti e che ha visto, in questa fase, la volontà della Regione e dell'Assessore Salvadori di rendersi partecipi per favorire, sulla base di una precisa piattaforma di impegni, la ricomposizione di un quadro che consenta l'apertura di una fase nuova capace, al tempo stesso, di traghettare e di gettare le basi per una soluzione che guardi al futuro.
Cosa propone l'accordo sottoscritto: rivisitazione ed approfondimento, alla luce degli scarsi risultati prodotti, del Piano Faunistico Provinciale (gestione degli ungulati, istituti faunistici pubblici e privati, rapporto tra territorio a caccia programmata ed aree protette); impegno per dar seguito, da subito, agli interventi previsti dall'art.37 sugli ungulati; ridefinzione delle aree problematiche e conseguente organizzazione del prelievo venatorio e dei contenimenti; garanzie rispetto ai trasferimenti finanziari da parte della Regione agli ATC già contenute nella delibera attuativa del PRAF all'esame della Giunta regionale; certezze sulla liquidazione dei danni alle colture agricole; certezze sulle convenzioni tra Provincia e ATC con particolare riferimento alle ZRC.
Su questi obiettivi, e con il preciso intento di evitare ogni forma di contrapposizione e di esasperazione tra forme di caccia - dicono le associazioni - andranno anche correttamente ridefinite e concordate le modalità di svolgimento della caccia di selezione al cinghiale con il fermo intento di salvaguardare tutte le azioni oggi prodotte dalla squadre e dai distretti operanti sul territorio ed il loro ruolo insostituibile sul fronte della prevenzione e degli interventi rivolti al controllo della popolazione di questa specie.
Il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini, alla luce di quanto sottoscritto si è reso disponibile a rivedere, con una nuova delibera gli aspetti della determina che regolamenta gli inteventi di controllo connessi con l'articolo 37.