"Non troviamo sufficienti giustificazioni a che siano state prodotte talune restrizioni per i periodi di caccia non conformi neppure agli indirizzi Guida dell’ISPRA che potrebbero costituire ostacolo ai fini del raggiungimento degli obiettivi dei piani di abbattimento agli ungulati". Così una nota del Presidente Regionale Arci Caccia Giuliano Ezzelini Storti e del responsabile provinciale Elio Battorti, commenta il calendario venatorio presentato da parte del Commissario della Provincia di Belluno nei giorni scorsi.
"Riconosciamo che lo sforzo per migliorare la situazione c'è stato, ma riteniamo che si sarebbe potuto fare di più e meglio. Per esempio sul disciplinare tecnico dove sono state previste penalizzazioni per le Riserve di Caccia che non raggiungono il piano di abbattimento agli ungulati, non esiste nessuna sorta di esame di riparazione come potrebbe essere stata la selezione primaverile purtroppo totalmente ignorata" evidenzia il comunicato Caccia.
"Il nostro auspicio - continuano dall'Arcicaccia - era ed è che trovi sempre più riconoscimento istituzionale l’azione unitaria frutto del dialogo tra le autonome associazioni venatorie al fine di valorizzare il volontariato e la cultura della partecipazione". Arci Caccia propone alle altre Associazioni venatorie, alle associazioni agricole e agli ambientalisti coinvolti e partecipi alla gestione sociale faunistico venatoria di promuovere insieme ai comuni ed alle istituzioni una iniziativa per discutere le condizioni per un miglior futuro della caccia.