"Con deliberazione del Commissario Straordinario della Provincia di Genova n. 117 del 26/08/2014, è stato disposto il divieto di caccia alla specie allodola", lo dice Francesco Bruzzone, consigliere regionale della Lega Nord, portando il caso in Regione. "Il prelievo dell’allodola è consentito dalla legge statale, dalla legge regionale e dal calendario venatorio regionale in corso di validità. Inoltre, dagli atti preparatori al calendario venatorio regionale non emergono rilievi ISPRA sulla cacciabilità dell’allodola in Liguria, né l’argomento è toccato dalle Associazioni ambientaliste che hanno proposto ricorso alla Magistratura amministrativa contro lo stesso calendario venatorio regionale".
"Quanto sopra, dunque, certifica giuridicamente e scientificamente la cacciabilità dell’allodola sul territorio ligure, sia pure con le previste mitigazioni del carniere giornaliero e stagionale e riduzione delle giornate. Bisogna evidenziare altresì che il calendario venatorio regionale affida alle Province con le proprie integrazioni la possibilità 'di vietare o ridurre la caccia in determinate zone per periodi prestabiliti a determinate specie….per motivate ragioni connesse alla consistenza faunistica o per sopravvenute particolari condizioni ambientali, stagionali e climatiche, nonché per malattie accertate dalle Asl provinciali competenti o altre calamità'", aggiunge l'esponente del Carroccio.
"Risulta opportuno constatare che palesemente non sussistono le condizioni per applicare le 'possibilità' previste dal Piano faunistico venatorio Provinciale della Provincia di Genova relativamente all'attivazione di 'misure di mitigazione' del prelievo. Constatato altresì che il previsto divieto del prelievo dell’allodola non rientra nelle possibilità di cui alle sopra richiamate norme del calendario venatorio regionale, interpello il Governatore Burlando e la Giunta Regionale al fine di sapere se esistano altre motivazioni sostenibili che hanno portato la Provincia di Genova a disporre un divieto infondato e non condivisibile", conclude Francesco Bruzzone.