"Alla risultanza della Valutazione di Incidenza Ambientale del calendario venatorio 2014 sui Sic dell'Abruzzo pare giungano indiscutibili conferme, dato l'esito odierno del Comitato, a quanto avevamo affermato l'anno scorso a difesa dei cacciatori abruzzesi". E' quanto dichiara l'ex assessore regionale alla caccia e attuale presidente della Commissione di Vigilanza Regionale, Mauro Febbo, in merito al Calendario venatorio.
"Infatti - sottolinea Febbo - nel 2013 fummo costretti a replicare con durezza ad uno sconsiderato attacco di alcuni soggetti interni ed esterni alla Regione Abruzzo che avrebbero voluto entrare nel merito di questioni riguardanti la caccia ma al di fuori dei Siti di Interesse Comunitario, espandendo in maniera indebita le proprie competenze a valutazioni su periodi e specie non incluse nelle Direttive europee. Il risultato dell'anno scorso è stato talmente eclatante che quest'anno, guarda caso, tutti quei soggetti contrari alla caccia, che si proclamavano esperti di tutela dell’Orso e di Parchi, hanno fatto scena muta".
"A questo punto - prosegue - risulta quanto mai necessario ripristinare immediatamente quanto inserito nel calendario venatorio scorso e maldestramente variato senza motivo. Va ripristinata la modalità di caccia alla Beccaccia cosi come prevista nel 2013; eliminate le prescrizioni sul divieto di trasporto armi nei comprensori della Coturnice, in quanto quella del trasporto delle armi risulta essere materia non delegabile a livello regionale, tantomeno essere regolata da atti amministrativi; occorre ridare i giorni di caccia alla Lepre indebitamente ‘scippati’ ai cacciatori abruzzesi, ripristinando l'apertura al 21 settembre; è necessario fare giustizia sui giorni di pre-apertura e sul prolungamento della caccia al Colombaccio nel mese di febbraio". "Tutte queste cose - conclude Febbo - l'anno scorso erano previste mentre oggi non ci sono più e vorremo sapere il motivo".