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News CacciaMozioni Brambilla, M5S e Scelta civica: la Camera discute e rinvia venerdì 5 settembre 2014 | | Sono state discusse, durante la seduta pomeridiana di giovedì 4 settembre le mozioni Brambilla, Cagnarli e Vezzali che nell'ambito del semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea, chiedono un impegno a tutela del benessere animale (con nuove restrizioni su allevamenti, zoo, delfinari, manifestazioni culturali che utilizzano animali, caccia e sperimentazione scientifica).
Ad illustrare la mozione Brambilla (1-00460), è intervenuto il deputato Rocco Palese: “il testo della mozione presentata dal gruppo parlamentare Forza Italia – ha detto - prende spunto da un'ambiziosa piattaforma, elaborata in vista delle elezioni europee dalle principali associazioni nazionali di protezione animale, riunite nella Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente”, ovvero l'associazione fondata proprio dalla Brambilla. Tra i tanti interventi richiesti in ogni ambito che riguardano la vita animale, Forza Italia ritiene urgente “realizzare una legislazione che renda l'Unione europea libera dalla prigionia degli animali per fini ludici e vietare in questi territori l'attività di uccisione di animali selvatici, oltre che l'importazione e la commercializzazione delle specie invasive aliene, stabilendo che i metodi di loro contenimento prevedano unicamente misure incruente, rispettose della vita e della sofferenza dei soggetti interessati”.
Ad illustrare la mozione Gagnarli (M5S) è invece intervenuto Massimiliano Bernini, dello stesso partito. Tra le tante richieste, anche quella di un impegno “a garantire, in particolare, la tutela delle specie europee di avifauna di interesse conservazionistico, classificate come SPEC1, SPEC2 e SPEC3 da Birdlife International, attraverso rigorose misure di protezione che comprendano anche l'esclusione di tali specie tra quelle cacciabili”. Poi riportando le richieste della Lav, Bernini, chiede di rivalutare "con una commissione indipendente di livello europeo la captivazione permanente degli orsi catturati negli scorsi anni in Trentino, bloccando, ad esempio, la cattura dell'orsa Daniza e dei suoi cuccioli, non permettendo modifiche unilaterali locali al piano d'azione interregionale per la conservazione dell'orso bruno nelle Alpi centro-orientali".
La terza mozione è stata illustrata da Valentina Vezzali (Scelta Civica). Tra le altre cose, chiede di impedire la cattura dei richiami vivi. “Il Senato in proposito ha da poche settimane espresso il riferimento generico alla possibilità di deroga e rimanda ad un futuribile decreto del Presidente del Consiglio, da applicarsi entro un anno, che regolerà la materia. Questo significa, purtroppo, che tutto rimarrà come prima, con le regioni che continueranno a derogare e a permettere la cattura dei richiami vivi, come è avvenuto con le delibere della Lombardia e, poi, dell'Emilia Romagna, che autorizzano nuove catture e il Governo che resterà a guardare. I passi fatti dal Governo non sono sufficienti a porre fine alla violazione della direttiva in merito alla cattura degli uccelli selvatici ai fini di richiamo. È, quindi, necessaria l'abolizione totale dei richiami vivi e la valutazione di soluzioni alternative alla concessione della deroga che nella fattispecie tenga conto del fatto che catturare richiami vivi non è indispensabile, perché si può benissimo cacciare senza richiami o utilizzare richiami a bocca”.
Senza toccare l'argomento caccia e gestione selvatici sono poi intervenuti Marisa Nicchi, ad illustrare la mozione di SEL, Marco Rondini (Lega Nord) e Paolo Cova (PD). Infine il Vice Presidente Luigi Di Maio ha comunicato che il Governo si riserva di intervenire successivamente e ha rinviato il seguito del dibattito ad altra seduta. | Leggi tutte le news | |
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